Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

giovedì 14 agosto 2014

IL FIUME DELLA VITA



La vita è un fiume che ci attraversa, invisibile dalla riva dove noi ci troviamo. Come un fiume è tale perché costituito dall'acqua in movimento all'interno del letto che lo contiene, così per me la vita è reale soltanto se sono interamente animato dalla vibrazione sempre nuova che essa introduce nei movimenti di ogni livello di cui sono capace. Tali movimenti come quasi sempre avviene, possono essere causati da un impulso automatico a sua volta prodotto dal flusso vitale; ma io non posso chiamare "vita" l'insieme di manifestazioni da cui tale flusso è assente.
Quando esso è presente, allora la vita è una gioia, anche se dà sofferenza. Gioia nel senso di intensità, pienezza e distensione insieme, come se all'improvviso io riempissi tutto lo spazio che mi è stato assegnato, mentre di solito vagabondo in un mondo in cui sono perduto.
Ma una vita di questo tipo non viene data gratuitamente. Talvolta, con una certa intensificazione del sentimento, è possibile acquistarne a buon prezzo un surrogato, e molti se ne accontentano, non conoscendo nient'altro. In tal caso la vita "si vive" senza di noi, e vivere allora significa passare il tempo provando il maggior numero possibile di sensazioni preferibilmente piacevoli e cercando di scartare le altre, oppure significa dare ad alcune di esse una forza tale da far sì che il passaggio continuo della vita raggiunga un'intensità talmente elevata da ricevere il nome di Vita con la V maiuscola, mentre non è che il risultato dell'accelerazione momentanea di un processo identico ai precedenti: esperienza che ci allontana ancor più dalla vita reale.
E' la stessa cosa che anch'io troppo spesso continuo a chiamare vita. Dentro di me, la buona novella non è stata ancora annunciata ovunque, tuttavia è presente il bisogno di una vita diversa; e se con questo bisogno mantengo un certo contatto, talvolta scatta la vibrazione che cambia ogni cosa. Il mio interesse in questo momento è interamente rivolto alla ricerca degli elementi necessari a far apparire questa nuova sensazione di vita e all'atteggiamento interiore indispensabile per arrivarci. Ecco quanto ho capito: ciò che per me è incontestabilmente buono, profondamente vero, giusto, se accolto con un atteggiamento d'imparzialità, cioè senza il giudizio soggettivo della persona e nello stesso tempo con un'attenzione attiva, richiama la vibrazione che dà gioia e valore alla vita. E questo può succedere in qualunque momento.