Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

martedì 15 settembre 2009

Bhagavad Gita - Il Canto del Signore Beato





Capitolo 7. LA DISCIPLINA DELLA CONOSCENZA E DEL DISCERNIMENTO


1. Il Signore Beato disse: Ora, o figlio di Pritha, ascolta come praticando lo yoga e concentrandoti saldamente in Me, potrai conoscermi al di là di ogni dubbio.
2. Ora ti rivelerò completamente la conoscenza del fenomeno e dell'essenza, fuori della quale niente altro resta da conoscere.
3. Tra migliaia di uomini, forse uno cerca la perfezione, e tra coloro che la raggiungono, raro è colui che Mi conosce veramente.
4. Terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza, questi otto elementi, distinti da me, costituiscono la mia energia materiale.
5. O Arjuna dalle braccia potenti, oltre a questa natura inferiore, c'è la mia natura superiore, lo Spirito che sostiene l'intero universo.
6. Di tutte le cose materiali e spirituali di questo mondo sappi per certo che io sono l'origine e la fine.
7. O conquistatore delle ricchezze, nessuna verità mi è superiore. Tutto su di Me si sostiene, come le perle sul filo.
8. O figlio di Kunti, io sono il sapore dell'acqua, la luce del sole e della luna, la sillaba Om nei mantra vedici. Sono il suono nell'etere e l'abilità nell'uomo.
9. Sono il profumo della terra e il calore del fuoco. Sono la vitalità in tutto ciò che vive, sono l'austerità nell'asceta.
10. Sappi, o figlio di Pritha, che sono il seme da cui hanno origine tutte le esistenze. Sono l'intelligenza dell'intelligente, e la potenza del potente.
11. Sono la forza del forte, priva di desiderio e di passione. Sono il desiderio che non è contrario alle leggi, o principe dei Bharata.
12. Sappi che ogni condizione dell'essere, dipenda essa dalla virtù, dalla passione o dall'ignoranza, non è che una manifestazione della Mia energia. In un certo senso Io sono tutto, ma ne rimango indipendente Non sono soggetto alle influenze della natura materiale, poiché esse sono in Me.
13. Illuso dalle tre influenze materiali, il mondo intero non può vedere Me, l'inesauribile, che trascendo ogni sfera materiale.
14. La Mia energia divina, costituita dalle tre influenze della natura materiale, è difficile da superare. Ma chi s'abbandona a Me ne varca facilmente i confini.
15. Coloro che compiono iniquità, i vili, gli ignoranti, i malvagi, annebbiati dall'illusione non possono trovare rifugio in Me.
16. O migliore dei Bharata, quattro tipi di uomini virtuosi mi servono con devozione: chi è afflitto, chi desidera la conoscenza, chi opera per la buona amministrazione e chi aspira all' Assoluto.
17. Fra tutti, il saggio che si vota all'Unione con l'Assoluto è superiore. Io gli sono molto caro, e lui è molto caro a Me.
18. Tutti questi devoti sono certamente grandi anime, ma colui che Mi conosce direttamente io lo considero situato in Me. Assorto nel Mio servizio, senza dubbio egli viene a Me.
19. Dopo numerose nascite e morti, colui che possiede la vera conoscenza si sottomette a Me sapendo che io sono la causa di tutte le cause e di tutto ciò che esiste. Un'anima così grande è molto rara.
20. Coloro che hanno la mente offuscata dai desideri materiali si sottomettono agli esseri celesti e vanno, ciascuno secondo la propria natura, a questa o quella divinità.
21. Ma al devoto sincero io rendo incrollabile qualsiasi fede abbia scelto.
22. Colmo di questa fede, egli tende a propiziarsi un particolare essere celeste e vede così soddisfatti i propri desideri. Ma in realtà questi benefici vengono da Me soltanto.
23. Gli uomini di scarsa intelligenza adorano gli esseri celesti e ottengono frutti limitati e temporanei. Coloro che adorano gli Dei vanno agli Dei, ma coloro che ricercano Me vengono a Me.
24. Gli uomini privi d'intelligenza, non conoscendomi, credono che Io possieda qualche forma e personalità. A causa della loro ignoranza non conoscono la Mia vera natura, che è immutabile e immanifesta.
25. Non mi rivelo mai agli sciocchi e agli ignoranti. Per loro rimango nascosto dalla Mia potenza creatrice (yoga-maya), perciò essi non sanno che io sono non-nato e immutabile.
26. O Arjuna, poiché Io sono Dio, la Persona Suprema, so tutto del passato, del presente e del futuro. Conosco anche tutti gli esseri viventi, ma nessuno conosce Me.
27. O discendente di Bharata, o vincitore dei nemici, tutti gli esseri nascono nell'illusione, sopraffatti dalla dualità del desiderio e dell'avversione.
28. Le persone che agiscono meritoriamente, abbandonato ogni errore, libere dalla dualità illusoria, onorano Me saldi nei loro voti.
29. Le persone intelligenti, che si sforzano di liberarsi dalla vecchiaia e dalla morte, si rifugiano in Me, e sono infine uniti al Brahman perché possiedono la completa conoscenza delle azioni materiali e spirituali.
30. Coloro che sono pienamente coscienti di Me e Mi conoscono come Signore Supremo, principio che governa la manifestazione materiale, gli esseri celesti e i sacrifici, vedono Me anche quando giungono di fronte alla morte.

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