Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

mercoledì 21 settembre 2016

IL DESERTO SALVA MENTRE LA FECCIA MASSONICA UCCIDE UN BAMBINO IN BELGIO
Oggi in Belgio hanno ucciso un bambino. Assassinio di Stato, legalizzato, sostenuto dal radicalismo di massa, dal nichilismo, da quella feccia massonica che sta infettando le coscienze del mondo. In Italia fra poco, grazie a quei maiali di uomini devoti al dio oscuro, si prospetterà in un disegno di legge l'eutanasia, la nuova frontiera del progressismo.
Galantino, braccio destro di Bergoglio, colui che sostiene il salvataggio di Sodoma grazie alla misericordia di Dio, scoprirà suo malgrado che il mondo in cui vive, questo mondo, farà la stessa fine di Sodoma e Gomorra e scoprirà l'IRA DI DIO, checché biascichi fesserie buoniste da religione per incolti primitivi. Scopriranno, lui insieme a tutti i fetenti che distruggono ogni cosa bella del mondo, che tradiscono l'Evangelo Eterno, scopriranno che periremo tutti col fuoco. Tutti o quasi.
Fuggiamo davanti al silenzio di Dio riempiendolo di pietà, di moralismo, di clericalismo fino a soffocarlo. Scappiamo dal vuoto delle nostre anime. Il vuoto fa paura, ma dovremmo tremare di fronte alle nostre responsabilità, che si perpetuano nel tempo. Abbiamo intrapreso la strada sbagliata, dannatamente sbagliata. Pensiamo di poter fare a meno del Cielo e ci stiamo scavando la galleria per l'Inferno.
A me insegnarono che chi non possiede sarà beato, chi si è svuotato è pieno, chi ha sete è fecondo, chi ha bisogno è fortunato. L'accecamento volontario è il nostro peccato più grave: è una maniera raffinata di fuggire. Il vuoto, già, quello desertico. Ebbene, è questo il deserto delle beatitudini che ci obbliga a vedere il nostro vuoto, anche se ci atterrisce, anche se fa male assai, da morire.
Io ho scoperto che questo vuoto - deserto o beatitudine è lo stesso - non è la strada per arrivare a Dio, ma è il punto di arrivo. Il deserto che credevo fosse il cammino è invece la destinazione. Non c'è una terra promessa al di là delle dune. L'esilio è la patria sperata. Dio è nel cuore del deserto attraversato, nel cuore del viaggio, dell'esilio. Il Tutto non è oltre i monti del Nulla, ma nel suo centro. Dio è accampato nel deserto. Dio è il deserto. Dio è la solitudine del deserto. In quel vuoto divino ho scoperto la gioia.