Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

mercoledì 31 dicembre 2008


IL NUOVO ANNO COSA CI PORTERÀ?

Non date ascolto agli astrologhi di palazzo, prezzolati carneadi servi del principe di turno, pronti a raccontar balle buoniste. L'astrologia è cosa troppo seria per lasciarla in balia di cialtronesche manovre mediatiche. Viviamo tempi disperati, spessi, ove coltri di materia oscura si frappongono tra noi e la luce. Viviamo tempi della fine, della fine di un mondo, tempi poveri di amore e scarsi di umano sentire. Il Regno di Saturno si delinea minaccioso all'orizzonte, carico di immani flussi di energie entropiche, energie di morte. Il mondo ormai è governato da lupi feroci, pronti ad azzannar chiunque tenti di alzar la testa. Lupi famelici padroni di tutte le risorse planetarie, padroni del tempo, padroni degli uomini. Cosa ci resta? Ci resta il coraggio di indignarci ancora contro la decadenza della civiltà, il coraggio di combattere la grande guerra santa dello spirito, quella che conta, quella interiore per non soccombere all'Oscuro Signore, od essere soggiogati dal canto delle sirene di silicio. Ci resta la volontà di non arrenderci all'indifferenza, di non abdicare al pensiero unico, di non appiattirci alla forma mentale borghese, contro ogni forma di omologazione. Cani sciolti e pecore matte? Sì, ben vengano, sono il giusto antidoto al veleno delle coscienze sopite. Battiato ci ricorda che il giorno della fine non ci servirà l'inglese, io aggiungo che computer, professorini della teologia, politicanti democraticamente eletti, carta di credito e telefonino saranno decisamente obsoleti. Attrezzatevi.

martedì 30 dicembre 2008


A TUTTI GLI AMICI DI ENTRONAUTA

È mia intenzione di aprire un forum, una palestra di idee, di verifiche, di scambi di vedute, anche di scontri, possibilmente con stile. Un forum ove raccogliere forze, canalizzare energie, prepararsi ai tempi che verranno. Il blog è un'antenna libera di informazioni, visioni, esperienze ma ci vuole reciprocità: vi chiedo di cooperare. Libertà è partecipare.

sabato 27 dicembre 2008


PREGHIERA SANTO GRAAL
Dio Immortale, Dio Eterno, Re invincibile del Cielo, Signore Onnipotente e Misericordioso, io Ti prego:
Fammi degno del Santo Ordine della Cavalleria, come San Giorgio, il Tuo buon Cavaliere.
Fammi degno della schiera dei Cavalieri nella Santa ricerca del Graal.
Fa, o Signore, che io possa legittimamente impugnare la Santa Spada Graalica, quelle dei tre fiumi di sangue, e sedere alla tavola dei dodici posti, la Pietra rotonda aurea e solare in cui tutto l’Universo trova riparo.
Fa che sia ammesso a cibarmi della Santa Sapienza del Re Pescatore e bere dall’infuocata bevanda del Graal.
Fammi degno e capace di superare la prova della Veglia Eterna.
Fa, o Signore, che io possa sedere senza danno al Posto Pericoloso ed essere riconosciuto da Titurel come il più vivo di tutti.
Fa che possa estrarre la spada dalla roccia e riporla nel suo fodero a “Memoria del Sangue”
Fa che possa rinsaldare la spada spezzata e usarla per la Buona Causa del Tuo Nome.
Fa, Ti prego, che sappia porre al Tuo Servo designato e al giusto momento, la questione che rivendica e risana, che restaura e che consola e per questo l’Imperator Vulnerato esca dal suo sonno secolare e s'incontri con il Prete Gianni.
Fa che l’Albero Solico Centrale per l’atto mio possa rifiorire e che riappaia il Graal per dare cibo abbondante al Ricco pescatore e a tutti i Cavalieri. 
Fa che Uggeri il Danese ci sia restituito da Avalon la bella e che corra a salvare l'Europa nell'ora del bisogno. 
Fammi degno o Signore del Tuo servizio, fammi degno di San Giorgio, di San Giacomo Maggiore, di Nostra Signora la Santa Vergine e della Excalibur a me donata, fa che la possa impugnare questa magica spada in difesa del Diritto e della Giusta Causa e assistermi della mia gloriosa e santa morte.
NON NOBIS, DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM.

giovedì 25 dicembre 2008


«San Paisios pregava per il suo discepolo che aveva abbandonato il Cristo. Il Signore, volendo consolare il suo servo, gli apparve e gli disse: "Paisios, tu preghi per colui che mi ha rinnegato?". Il Santo non smise per questo di pregare per l'errante e di piangere. "O Paisios, tu mi hai uguagliato nella carità", disse il Signore».

«Pregai il Signore nell'ora del bisogno, ed ebbi sempre risposta. Non possiamo capire questo amore con la nostra mente, ma soltanto per la misericordia divina e la grazia dello Spirito Santo. Forse uno mi replicherà che tali cose avvengono solo coi santi; io invece dico che Dio ama anche i grandi peccatori, e dà loro la sua grazia solo che la loro anima abbandoni il peccato. Il Signore li accoglie con gioia e li porta dal Padre, e ci sarà gioia per loro in tutti i cieli».

Silvano del Monte Athos
da «Mistici russi» a cura di Divo Barsotti, Il leone verde, Torino, 2000, pp. 120, 122-3


BUON NATALE A TUTTI GLI AMICI DI ENTRONAUTA

martedì 23 dicembre 2008


GIOVANNI ALLEVI, WALTER VELTRONI, PIERO ANGELA: IL TRIO MONNEZZA DELL'ITALIA TRENDY

Sarò folle, controcorrente, bastian contrario, fesso, non mi importa ma lo dico, anzi lo grido. Il trio di cui il titolo, sono i rappresentanti, i simboli di un Italia buonista, artistica (?) e razionale che non mi piace, anzi, la detesto con tutta l'anima. Perché? A cominciare da quel bruscolino di pianista che tanto piace ai progressisti, a chi crede di sentirsi impegnato culturalmente perché possiede tutta la discografia di quel pischello. “A ridatece” il Guardiano del Faro con le sue semplici composizioni alle tastiere, utili per sonorizzare centri commerciali, supermercati e lo dico senza cattiveria. Già, poiché non possiamo far passare per geniali i compitini pianistici di quel puffetto di Allevi, brani utili per far scendere a terra i cosiddetti gioielli di famiglia a chi incautamente li ascolta. Compitini che qualsiasi allievo di conservatorio inventa senza particolari difficoltà, ma siccome non ha mezzi, rimane ignoto. Un po' di senso critico, amici. È possibile che un “fischiotto” secchioncello miracolato da un mondo di bocca buona, diventi la punta di diamante dell'arte italica? Suona in parlamento (dove la casta oltre a mangiarsi tutta la torta-Italia, per digerire ascolta la filodiffusione) e tutti a sbavare melassa, inchini, applausi a scena aperta per uno scarpone della musica? È come paragonare il calciatore milanista Gattuso (volenteroso pedatore di eupalla) a Di Stefano del grande Real, il Cellini del football di sempre. Suvvia. Non per questo incolpo il giovinottello Allevi, salti chi può e lui può. Approfitta della situazione favorevole, comprensibile. Incolpo, invece, quel mondo di snobbisti di sinistra, particolarmente, che si entusiasma per qualsiasi acchiappacani purché risponda ai canoni vigenti: capelli finto scomposti, camicetta fuori dai calzoni, Baricco come profeta e Veltroni come condottiero.
Di Veltroni che dire. Lui è l'eterna promessa della sinistra italiana. Il peter pan del tufello. È kennediano quando, caduto il muro di Berlino e strippata l'URSS, non si rischia nulla ad amare certe icone della democrazia occidentale. È sostenitore della questione sociale, del liberismo dal volto umano, collezionista delle figurine Calciatori Panini (perché lo sport, quello vero, fa sudare), amante della natura e delle razze in estinzione come il panda (ricordate, quell'orsetto rimbambito e chiattone, eternamente in pericolo d'estinzione ), attento osservatore di casi umani, piace alle persone che piacciono. Ha un torto solo: si è accorto dopo i fuochi che il comunismo era ed è un'ideologia devastante per l'umanità. Sì, perché ancora in fasce già partecipava ai festival dell'Unità, tesserato Pci già quando sua mamma era in travaglio, già direttore del giornale di partito fondato da Gramsci, insomma compagno a denominazione di origine controllatissima, puro trasformista, guitto, bla bla del palcoscenico da avanspettacolo della politica italiana. La cosa assurda è vedere decine di persone adulte, suoi compagni di partito, osannarlo, pendere dalle sue labbra e chiosare, elaborare, studiare, far sinossi del pensiero veltroniano. Veltroni che pensa? È un ossimoro.
Piero Angela è la personcina a modo nata dai sacri lombi e allattata dalle grandi zinne di mamma rai in quota democristiana. Fin qui poco male. Mezzobusto televisivo prima, ha fatto poi il gran salto nella divulgazione scientifica, sempre ligio e fedele a quel feticcio culturale di madre scienza, che secondo il pierino nazionale, rimane l'unica salvezza per l'umanità dopo i tempi oscuri della religione e della superstizione. Ha una idiosincrasia verso il paranormale, la magia e tutto ciò che viola il suo piccolo mondo, fatto di telecamere appostate per sbirciare coppie di ippopotami in improbabili amplessi (come fanno non si sa), un mondo dove pretende di dimostrare che l'uomo è frutto dell'evoluzione e che la civiltà è nata in Africa, presso una tribù che si costruiva il tetto di capanna con escrementi umani. In pratica siamo una civiltà di m.. Insomma, quanto di più becero, di più ideologico, di più servile dimostra essere la scienza moderna, più il pierino nazionale ne tesse le lodi, in un crescendo rossiniano di leccamenti, pomiciamenti e carezze verso l'idolo del sapere contemporaneo. I suoi figli, quell'agglomerato informe di poveracci denominati cicap, proseguono imperterriti nella loro opera di distruzione di quanto ci sia di elfico nel mondo: la magia in tutte le sue manifestazioni. Non vi riusciranno, perché è impresso nel profondo dell'essere la sua natura oltremondana e niente e nessuno potrà mai cancellare ciò che è inestinguibile.
Il trio di cui sopra è l'immagine di una Italia sfranta, a pecoroni, fanfarona, ottusa, sfigata, con le sue puerili certezze da NatGeo, dove perfino Odifreddi sembra essere intelligente. Una Italia figlia della più mortale delle malattie: l'ideologia.

lunedì 22 dicembre 2008


Il giorno del solstizio cade in genere il 21 Dicembre, ma i suoi effetti iniziano a essere visibili intorno al terzo o quarto giorno successivo, come attestano le mitologie, i calendari e le narrazioni di civiltà diversissime tra loro, accomunate dalla registrazione dell’effetto simbolico di un Sole che pare precipitare nell’oscurità, poi fermarsi, infine riprendere forza e rinascere.
Si approssima il nostro Santo Natale.

Pubblicato da Aldous

Corriere Metapolitico
a cura di Aldo La Fata e Dalmazio Frau

domenica 14 dicembre 2008


UNA INVENZIONE CHIAMATA “IL POPOLO EBRAICO”

La Dichiarazione di Indipendenza di Israele afferma che il popolo ebraico proviene dalla Terra di Israele e che fu esiliato dalla sua patria. Ad ogni scolaro israeliano si insegna che ciò accadde durante il dominio romano, nell’anno 70 d.C. La nazione rimase fedele alla sua terra, alla quale iniziò a tornare dopo 2 millenni di esilio. Tutto sbagliato, dice lo storico Shlomo Sand, in uno dei libri più affascinanti e stimolanti pubblicati qui (in Israele) da molto tempo a questa parte. Non c’è mai stato un popolo ebraico, solo una religione ebraica, e l’esilio non è mai avvenuto – per cui non si è trattato di un ritorno. Sand rigetta la maggior parte dei racconti biblici riguardanti la formazione di una identità nazionale, incluso il racconto dell’esodo dall’Egitto e, in modo molto convincente, i racconti degli orrori della conquista da parte di Giosué. È tutta invenzione e mito che è servita come scusa per la fondazione dello Stato di Israele, egli assicura.
Secondo Sand, i romani, che di solito non esiliavano intere nazioni, permisero alla maggior parte degli ebrei di restare nel paese. Il numero degli esiliati ammontava al massimo a qualche decina di migliaia. Quando il paese fu conquistato dagli arabi, molti ebrei si convertirono all’Islam e si assimilarono con i conquistatori. Ne consegue che i progenitori degli arabi palestinesi erano ebrei. Sand non ha inventato questa tesi; 30 anni prima della Dichiarazione di Indipendenza, essa fu sostenuta da David Ben-Gurion, Yitzhak Ben-Zvi ed altri.
Se la maggioranza degli ebrei non fu esiliata, come è successo allora che tanti di loro si insediarono in quasi ogni paese della terra? Sand afferma che essi emigrarono di propria volontà o, se erano tra gli esiliati di Babilonia, rimasero colà per loro scelta. Contrariamente a quanto si pensa, la religione ebraica ha cercato di indurre persone di altre fedi a convertirsi al giudaismo, il che spiega come è successo che ci siano milioni di ebrei nel mondo. Nel Libro di Ester, per esempio, è scritto: “Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro” [1].
Sand cita molti precedenti studi, alcuni dei quali scritti in Israele ma tenuti fuori dal dibattito pubblico dominante. Egli descrive anche, e a lungo, il regno ebraico di Himyar nella penisola arabica meridionale e gli ebrei berberi del Nord Africa. La comunità degli ebrei di Spagna derivava da arabi convertiti al giudaismo che giunsero con le forze che tolsero la Spagna ai cristiani, e da individui di origine europea che si erano convertiti anch’essi al giudaismo.
I primi ebrei di Ashkenaz (Germania) non provenivano dalla Terra di Israele e non giunsero in Europa orientale dalla Germania, ma erano ebrei che si erano convertiti nel regno dei Kazari nel Caucaso. Sand spiega l’origine della cultura Yiddish: non si tratta di un’importazione ebraica dalla Germania, ma del risultato dell’incontro tra i discendenti dei Kazari e i tedeschi che si muovevano verso oriente, alcuni dei quali in veste di mercanti.
Scopriamo così che elementi di vari popoli e razze, dai capelli biondi o scuri, di pelle scura o gialla, divennero ebrei in gran numero. Secondo Sand, i sionisti per la necessità che hanno di inventarsi una etnicità comune e una continuità storica, hanno prodotto una lunga serie di invenzioni e finzioni, ricorrendo anche a tesi razziste. Alcune di queste furono elaborate espressamente dalle menti di coloro che promossero il movimento sionista, mentre altre furono presentate come i risultati di studi genetici svolti in Israele.
Il Prof. Sand insegna all’Università di Tel Aviv. Il suo libro, ‘When and How Was the Jewish People Invented’, (Quando e come fu inventato il popolo ebraico), pubblicato in ebraico dalla casa editrice Resling, vuole promuovere l’idea di un Israele come “stato di tutti i suoi cittadini” – ebrei, arabi ed altri – in contrasto con l’attuale dichiarata identità di stato “ ebraico e democratico”. Il racconto di avvenimenti personali, una prolungata discussione teoretica e abbondanti battute sarcastiche non rendono scorrevole il libro, ma i capitoli storici sono ben scritti e riportano numerosi fatti e idee perspicaci che molti israeliani resteranno sorpresi di leggere per la prima volta.

[1] Ester, 8,17

sabato 13 dicembre 2008




Qui è Jack Burton, del pork-chop express, che parla a chiunque sia in ascolto. Come dicevo sempre alla mia ultima moglie, io mi rifiuto di guidare più veloce di quanto possa vedere, e a parte questo è solo una questione di riflessi. I consigli del vecchio Pork-Chop Express sono preziosi, specialmente nelle serate buie e tempestose, quando qualche maniaco alto due metri e mezzo con l'occhio sanguigno, vi artiglia il collo e vi pianta l'unica testa che avete contro la parete di un bar chiedendovi se avete pagato il conto...Voi fissate a vostra volta il primitivo negli occhi e ricordatevi quello che il vecchio Jack dice sempre in casi come questi. "Domanda Jack hai pagato il conto?". "Si gli ho spedito l'assegno per posta". Ragazzi con questo non voglio dire che sono un uomo di mondo e che la vita per me non ha più segreti, anzi, sono convinto che il nostro pianeta ci riservi ancora molte sorprese e che bisogna essere dei deficienti per credere che in questo universo siamo soli.

Jack Burton: "I consigli del vecchio Pork Chop Express sono preziosi, specialmente nelle serate buie e tempestose, quando i fulmini lampeggiano, i tuoni rimbombano e la pioggia viene giù in goccie pesanti come piombo. Basta che vi ricordiate quello che fa il vecchio Jack Burton quando dal cielo arrivano freccie sotto forma di pioggia e i tuoni fanno tremare i pilastri del cielo. Siii il vecchio Jack Burton guarda il ciclone scatenato proprio nell' occhio e dice: " Mena il tuo colpo migliore amico, non mi fai paura!""

venerdì 12 dicembre 2008

12/12/08
Piramidi no...Sfingi sì

Ci dispiace sconfessare l'esistenza di antiche piramidi pre-diluviane in Liguria, la formazione orografica di queste anguste terre lavorate spesso a terrazzamenti per ricavarne spazio per ulivi e vitigni può trarre in inganno l'"esoterico" ricercatore di misteri atlantidei o extraterrestri.
Invece sono certe altre cose in terra ligure, cose ben più occulte: una massiccia presenza operativa di forze controniziatiche. Notevole presenza di fenomeni di possessione, ossessione e infestazione di luoghi e persone a cominciare da Genova che pullula di stregoni e streghe ben più di Torino.
Lo stesso dicasi per i fantasmi, spettri e altri ectoplasmi.
Intere cittadine "solari" massimamente nel Tigullio e nella Riviera di Ponente sono infiltrate di massoneria, occultismo e associazioni sataniste.
Per tacere poi di tutte quelle congreghe new age che di recente, non paghe della loro cialtronesca propaganda sincretista, adesso propalano il tristo "sbattesimo" in nome di un'assurda quanto inesistente "laicità". Più "controiniziatico" di così!
Insomma le "piramidi" si vedono bene e non sono tali, purtroppo si vede molto meno facilmente ciò che veramente vi è di "misterioso" ed è più che tale.
Pubblicato da Dalmatius a 4.05

http://corrieremetapolitico.blogspot.com/

Nota
Ringrazio l'amico Aldo La Fata del Corriere Metapolitico per avermi permesso di pubblicare sul mio blogghetto articoli, interventi, recensioni tratte dal suo blog. Consiglio a tutti gli amici di Entronauta di visitarlo, vi troverete dottrina sapienziale e riflessioni critiche secondo la visione tradizionale, alla quale modestamente faccio riferimento da una vita.

mercoledì 10 dicembre 2008


PSICANALISI DELLA PSICANALISI

Di tutte le superstizioni moderne la più perniciosa è forse quella inventata da Sigmund Freud. Una superstizione – secondo il più classico dei canoni – che promette la salvezza conducendo spesso alla rovina. È davvero curioso come i seguaci della psicanalisi (attualmente pochi e remissivi) abbiano coltivato per decenni il miraggio di esplorare gli strati più profondi dell’essere umano, quando di fatto ne ignoravano l’esistenza. Non è certo nei bassifondi dello psichismo, bensì in senso opposto, vale a dire nella dimensione spirituale, che si trova l’autentica profondità. Ma la psicanalisi ha preso per buona la riduzione moderna dello spirituale allo psichico, conformemente al precetto materialistico. Un procedimento analogo e inverso a quello compiuto dai teorici dello spiritismo, i quali hanno elevato grottescamente i rimasugli della psiche al rango delle cose spirituali, fra tavolini che ballano e medium in trance. Sia questa indebita nobilitazione, sia l’altrettanto indebito abbassamento (di cui è responsabile la psicanalisi) sono stati resi possibili dall’ignoranza che incatena e stordisce chiunque aderisca, consapevolmente o meno, ai princìpi del materialismo.
Gli influssi sottili di natura malefica hanno così avuto campo libero nell’operare il contagio su entrambi i fronti, medianico e psicanalitico, ed in quest’ultimo non solo a danno dei pazienti, ma anche dei loro terapeuti. Col rischio, più volte trasformatosi in realtà, che una psiche già debole in partenza si perdesse miseramente nel labirinto delle forze caotiche con tanta imprudenza scatenate. Oppure, nell’ipotesi più favorevole, che ne conservasse per il resto della vita la tenebrosa impronta.

Quanto alla somiglianza che si riscontrerebbe fra scandaglio dell’inconscio e fase preliminare del processo iniziatico, essa risulta priva di un serio fondamento. Nei due casi, infatti, i rispettivi scopi sono radicalmente diversi, come pure le condizioni dei protagonisti. Se proprio si desidera trovarvi un’affinità, questa presunta «discesa agli Inferi» non seguita da alcuna riemersione è tutt’al più paragonabile alla caduta nel pantano di cui parlano, col loro linguaggio simbolico e allusivo, alcuni Misteri dell’antichità pagana. Mentre nella «discesa agli Inferi» l’adepto esauriva senza residui certe potenzialità inferiori del proprio essere per poi elevarsi agli stati superiori, con la caduta nel pantano tali potenzialità, realizzatesi nella loro concretezza minacciosa e distruttiva, penetravano in lui, dapprima dominandolo e poi sommergendolo del tutto.

martedì 9 dicembre 2008

LETTERA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ



Mi rendo ben conto in che società vivo, come il futuro prossimo ci stia precipitando in un caos, in cui l’agire delle persone non è controllabile, in cui non si capisce dove si andrà a parare, che senso abbia quanto di tanto malvagio accade. Siamo diretti verso qualcosa che forse faremmo meglio a evitare.
La mia non vuole essere ne una disanima sociologica – sono un entronauta senza accademia ne studi regolari - , ne un appello catastrofista. Vedo, sento, i segni dei tempi, l’oscurità che ci inonda. Non sono un ottimista ne un buonista: sono un apocalittico attivo di fronte all’irrisolvibile problema del Male. Compio il mio dovere fino in fondo, senza compiacimento. Ho un totale disinteresse e dedizione per il mio lavoro: metto a disposizione della comunità le mie facoltà sovrasensibili pur essendomi ritirato a vita privata. Superfluo, credo, accennare alla gratuità del mio operare. Ci mancherebbe: il Dono di Dio deve essere donato.
Le manifestazioni del Dono si dispiegano nel fluire e nel dirigere tempo, spazio e percezione. Così si dischiude un portale, e si vede e si sente. Forse un tempo sarei stato giudicato un violatore di realtà, pertanto colpevole. Non mi permetto di far processi alla storia, essa va vista da vicino. Tuttavia, eretico o meno, sono un innamorato di Cristo e non so se questo mi salverà, ma tanto mi basta.
Il mondo è pieno di psicopatici, di maniaci, di traviati, di sadici, di serial killer le cui tendenze negative sono potenziate dal mondo privo di valori in cui viviamo: dove la droga serve a rendere schiavi di una setta o di un sistema estraniante, dove non c’è alcun rispetto né pietà per i bambini, dove non esistono più regole e si uccide per un nonnulla, o solo per provare un brivido di eccitazione o una sensazione di potenza, dove il binomio sesso&morte è ormai il più comune.
Mi oppongo, o almeno cerco di controllare il Caos incombente e dilagante nei cuori degli uomini di questi tempi disperati. Come opero? Rimuovendo sistematicamente difetti e sofferenze dovute a esperienze errate. I miei rubinetti mentali sono aperti, la mia mente naturale è accesa. Spente sono le menti di tanti, di troppi. La mente naturale è come un albero che si dirami e spanda frasche; come il pavone assorbe ogni erba velenosa, la mente liberando ogni creatura s’immedesima con ognuna.
La mente non è un vessillo da riempire ma un fuoco da accendere.

sabato 6 dicembre 2008


LASSÙ INDISTURBATI SAETTANO CARRI DI FUOCO
 

Da trent'anni ho maturato la convinzione sperimentale che gli U.F.O. provengono da una dimensione parallela, popolata da creature che, nel folklore erano concepite e percepite un tempo come fantasmi, incubi, coboldi, fate... e, in buona parte, gli alieni sarebbero intelligenze ostili alla specie umana.
Un tempo minoritaria nell'ambito della ricerca ufologica, la teoria interdimensionale o, se volete, parafisica, si è diffusa sempre più, non tanto perché l'ipotesi extraterrestre sia stata abbandonata ex abrupto, ma perché è lentamente trascolorata in altri ambiti di indagini che hanno addentellati con la metapsicologia, la filosofia e le scienze di frontiera. Mi chiedo, però, se tale approdo ermeneutico non sia scevro di intenti ideologici. Sì, perché sullo sfondo, in qualità di interfaccia tra questo e l'altro mondo, troviamo in agguato la lobby militare anglo-americana, il cui influsso in tutto ciò non è facilmente quantificabile. Mettiamoci pure l'intervento di ex agenti CIA, NSA, e di unità speciali direttamente implicate nelle faccende aliene, prontissimi a spifferare (quanta verità non è dato sapere) informazioni altrimenti coperte dal segreto di stato, e la confusione in ambito di ricerca ufologica è completa.
Sarà il caso, quindi, di discernere per ottenere un po' di chiarezza. Ho ragione di credere che esistono entità predatrici e malvagie: queste entità NON sono extraterrestri, ma creature interdimensionali. Gli alieni sono, invece, visitatori di altri pianeti approdati sulla Terra, tramite astronavi propulse con sistemi tecnologici molto avanzati, ma ancora confinate in uno stato più o meno tangibile. Gli esseri parafisici, invece, potrebbero muoversi in un livello di realtà dove lo spazio-tempo non esiste più o è radicalmente diverso dalle coordinate cronotopiche in cui viviamo noi uomini.
Forse questa distinzione non è valida in quanto tutti gli esseri che ci visitano, per cause e circostanze che non è il caso qui di esaminare, vengono da "stringhe" parallele e sono dunque creature interdimensionali. Questo significa che tutti gli incontri ravvicinati del terzo e quarto tipo con ufonauti "in carne ed ossa" con contatti, comunicazioni telepatiche o verbali, viaggi in navicelle spaziali etc. o non sono mai avvenuti o sono allucinazioni dei percipienti. Mi pare improbabile: mi sembra anche azzardato liquidare tutte le testimonianze fisiche inerenti all'Ufologia (dalle tracce al suolo ai pur rari reperti extraterrestri) come frutto di abbagli e frodi. Tuttavia non si può escludere nulla a priori. In ogni caso, pur considerando che ricondurre TUTTE le manifestazioni ufologiche a fenomeni parafisici è una forzatura interpretativa, molti investigatori dovrebbero dimostrare il coraggio e la coerenza di smettere i panni da ufologi per indossare l'abito di ricercatori psi e mitografi.

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava. Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio. Fai una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta! Non essere crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo. Lavati i denti. Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro. La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso. Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa... Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto. Rilassati! Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno. Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse, come quelle di chiunque altro. Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi, senza paura e senza temere quel che pensa la gente. È il più grande strumento che potrai mai avere. Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno. Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza: ti faranno solo sentire orrendo. Cerca di conoscere i tuoi genitori, non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli, sono il miglior legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro. Renditi conto che gli amici vanno e vengono, ma alcuni, i più preziosi, rimarranno. Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane. Vivi in città per un po', ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in provincia per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca. Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne. Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga. Ma accetta il consiglio... per questa volta.

giovedì 4 dicembre 2008


UN MONDO PERFETTO

Non vi sono nazioni, non vi sono popoli; non vi sono russi, non vi sono arabi; non vi è il Terzo Mondo, non c’è nessun Ovest. Esiste soltanto un Unico e Solo Sistema dei Sistemi: uno, vasto e immane. Interdipendente, intrecciato, multivariato, multinazionale, dominio dei dollari: petroldollari, elettrodollari, multidollari, sterline, yen, euro, fino alla moneta virtuale, astratta, un bit! È il Sistema Internazionale Valutario che determina la totalità della vita su questo pianeta. Questo è l'ordine delle cose, oggi. Questa è l'atomica, sub–atomica e galattica struttura delle cose oggigiorno. E noi, ancorati ai valori spirituali, abbiamo la pretesa di interferire con le primordiali forze del Sistema! Ma per favore. Non esiste l'America, non esiste la democrazia. Esistono solo IBM, ITT, AT&T, DUPONT, DOW, Union Carbide, Exxon, American Management Association, GTE (General Telephone Electronics), NASA, L'Accademia Nazionale delle Scienze, Il Concilio Nazionale delle Chiese, Sylvania, TRW (uno dei maggiori produttori di apparecchiature per l'industria ed il governo americano incluso per i servizi di informazione, aerospaziali, militari.)
Volkswagen .… Sono queste le nazioni del mondo oggi. Di cosa credete che parlino i Russi nei loro consigli di Stato, di Carlo Marx? Tirano fuori i diagrammi di programmazione lineare, le teorie di decisione statistica, le possibili soluzioni, i probabili prezzi e costi delle loro transazioni e dei loro investimenti… Proprio come noi occidentali. Non viviamo più in un mondo di nazioni e di ideologie. Il mondo è un insieme di corporazioni inesorabilmente regolato dalle immutabili spietate leggi del business. Il mondo è un business. Lo è stato fin da quando l’uomo è diventato ciò che possiede. E i nostri figli vivranno per vedere questo mondo perfetto (?): una vasta, ecumenica, società finanziaria per la quale tutti gli uomini lavoreranno per creare un profitto comune, nella quale tutti avranno una partecipazione azionaria. E ogni necessità sarà soddisfatta... ogni angoscia tranquillizzata... ogni noia superata. Io non voglio questo mondo perfetto.

mercoledì 3 dicembre 2008


CONTRO GLI USUROCRATI

Non abbiamo i soldi per migliorare il servizio sanitario nazionale, ma abbiamo i soldi per mantenere un sistema bancario troppo spesso colluso con la mafia, di cui Borsellino e Falcone scoprirono che senza il loro sostegno la mafia non avrebbe potuto sopravvivere. E non è solo questo. Sorvolando che in Italia il costo del servizio bancario costa di più che nel resto del mondo, esiste anche uno squilibrio insopportabile, tra depositi e prestiti. Quando depositiamo i soldi in banca, gli interessi non superano quasi mai il 3%, se diversamente li chiediamo in prestito, paghiamo un interesse di circa il 20%. Con i mutui è anche peggio! Quando il costo del denaro aumenta, immediatamente aumenta anche la rata del mutuo; se diminuisce, è grasso che cola se la rata del mutuo resta invariata. Per il petrolio vale lo stesso discorso. Il costo di un barile, attualmente è quotato circa 48 dollari, praticamente un terzo dei 148 dollari del 2007. Ma chissà per quale alchimia satanica, la benzina continua a costare lo stesso prezzo di quanto un barile di petrolio costava 148 dollari. È diminuita solo di pochi centesimi. Tanto per darci un contentino. Lo stesso discorso vale per le bollette dei servizi ….. gas, luce, telefono. E “noi”, continuiamo a fare i pecoroni …. Intanto il governo promette aiuti alle banche perché sono in crisi. Ma davvero le banche sono in crisi? Ma siamo seri, oggi chi sta in crisi è la cosiddetta classe media, mentre i poveri sono più poveri. Non sono certo un comunista, anzi, tuttavia mi indigna vedere in tv il nostro premier, ridanciano e battutista, incitare al consumo noi italiani che schiattiamo per arrivare a fine mese. Caro Berlusconi, l'Italia non è un'azienda ne una squadra di calcio, è un popolo, un destino, un'idea grande che nel corso degli ultimi secoli si è disgregata per far spazio a politicastri senza morale e senza onore, per mantenere degli intellettuali organici ai partiti, per diffondere culturame anticristiano e materialista quando non nichilista. E i poteri occulti che spadroneggiano incontrastati. Se mai potrà capir questo, caro Presidente, sarà sempre troppo tardi.
P.S.
Avrei una semplice proposta per tutti gli amici del mio blogghetto, non per distruggere l'usurocrazia mondiale, ci vuol ben altro, semplicemente per far venire una colica di fegato ai banchieri bricconi, se molti si affiancheranno a questa mia crociata: ritiriamo quei quattro spiccioli di risparmi che teniamo in banca. Li nascondiamo in un posto più sicuro e vediamo che succede. Un gesto simbolico, senza dubbio, ma hai visto mai.

martedì 2 dicembre 2008

È il coraggio di vivere
quello che spesso ti regge in piedi
che ti fa continuare il cammino
che ti sussurra che ci puoi ancora credere...
ma anche l'uomo che sembra aver raggiunto il "Nirvana"
che annuncia formule di felicità
che mostra di sapere dell'immortalità
che dice di conoscere la "divinità"
ha le sue notti insonni
e pensieri che a tratti lo attendono silenziosi...
celati nei vicoli bui della vita
che lo attanagliano
tra le spire taglienti del dubbio.

lunedì 1 dicembre 2008


OBAMA E LA SERIE MALEDETTA

L'ascesa di Obama fino alla stanza ovale della Casa Bianca, è stata accompagnata da scrosci di applausi, servizi mediatici agiografici da parte di una sinistra italica ridotta ad una macchietta di se stessa, a cominciare da quel collezionista di figurine Panini che si crede un leader politico. Già, perché in Italia abbiamo una classe di intellettuali, politicanti, opinionisti, guitti da palcoscenico e cantanti, ovviamente progressisti e democratici, in preda a persistente sudditanza psicologica ogniqualvolta un vero leader compare all'orizzonte. Si innamorano di Tony Blair per poi disconoscerlo quando le famose ragion di stato lo obbligano a scelte impopolari e non politicamente corrette. Per Obama è stato lo stesso. In lui intravedono l'uomo della provvidenza che da noi manca. Purtroppo Obama dovrà inchinarsi anch'egli alla real politik: alle multinazionali, ai signori della guerra, all'alta finanza internazionale, alle Banche usurocratiche, a quei poteri forti che anche in Italia la fanno da padroni. A furia di inchinarsi gli verrà il colpo della strega oppure... già, perché Obama potrebbe far parte di quella schiera minoritaria di uomini liberi che giunti al potere non ci stanno a fare i portavoce di altri ed hanno idee-forza coraggiose, controcorrente, impermeabili alle pressioni di potentati occulti. Uomini che vogliono cambiare il volto della storia e così facendo il destino, o meglio, la mano nera li distruggerà senza attenuanti. Calcolate la serie maledetta di presidenti americani periti durante il loro mandato per mani occulte. Sì, sarà questa la fine di Obama qualora si opporrà al Sistema. Uno sparo durante una convention e la testa del buon Obama salterà. Quasi subito, ricordate il quasi, la sicurezza presidenziale fermerà un neonazista del Texas un po' intontito con in mano un fucile di precisione ancora fumante. Potete facilmente immaginare il dopo. Pianti strazianti, cordoglio mondiale, funerali a reti unificate – mediaset interromperà il collegamento con Il Grande Fratello per cinque minuti in segno di lutto – e tutto si metabolizzerà gradualmente. Sotto a chi tocca. Un altro giro sulla giostra macabra del mondo moderno.
Obama se vuoi campare in pace adeguati, se vuoi tentare l'impossibile che Dio ti aiuti.

LA SCIENZA NELLA VANA CACCIA DI DIO


Udite gente, udite. La Scienza sarebbe ad un passo dal grande evento: salire in cielo e strappare i segreti dalle mani di Dio. Come? Scoprendo il Bosone di Higgs, ma sarebbe meglio chiamarlo il Borsone di Higgs perché diventerà il contenitore di tutti i sogni infranti degli scienziati. Sempre secondo i ben informati, saremmo vicini a catturare quella particella di Dio che crea la materia. Saremmo giunti al limite supremo, quello che ci permetterà di svelare il grande segreto dell'Universo. Mah.
Piuttosto, quanto si è speso per realizzare in un colossale tunnel sotto Ginevra (27 km di circonferenza) l'ormai famoso Large Hedron Collider, il mostruoso uroboros capace di cogliere sul fatto Dio a fabbricare l'universo? Ottanta miliardi di euro! E noi paghiamo...
Pericoli? Non vi preoccupate, non date credito agli allarmismi. Non ci saranno buchi neri nel bel mezzo dell'Europa. Il buco nero avverrà solo nel bilancio del CERN, perché il Bosone di Higgs non verrà trovato. Gli scienziati che affollano il Cern di Ginevra in questi giorni, dovranno presto rimettere in frigo le bottiglie di champagne e riconvertire la nuova Torre di Babele in una gardaland della fisica subatomica. Saranno stati buttati sforzi enormi ed enormi risorse. Ma forse non ho messo in conto il fatto che, considerati gli interessi in campo, i produttori di LHC chiamerebbero "particella di Dio" anche un cicalone malcapitato di passaggio nel tunnel. L'esperimento sarà comunque un flop. Forse il più tragico flop che storia umana ricordi. E sapete perché? Perché si sta cercando nella direzione sbagliata e con un'errata impostazione filosofica, un'errata visione del mondo. Cosa c'entra la filosofia con la scienza? C'entra eccome! Se ho, per esempio, una rigida impostazione materialistica (posizione filosofica comune a moltissimi scienziati) sarò convinto che tutto è materia e tutto dipende dalla materia. E cercherò affidandomi alla materia. Si vede ciò che si crede.
È precisamente quello che sembra esserci alla base della teoria del fisico Higgs: se gli atomi esistono e un pezzo di materia si tocca e in mano ci pesa, a farla pesare potrebbe essere una particella speciale che è dentro tutti gli atomi. Appunto quella "particella speciale" che al Cern si propongono di catturare. Dalla materia la materia. Non si scappa. Gli scienziati hanno la loro idea molto materialistica dell'atomo. Il problema è che non è l'idea giusta.
È un po' quello che avviene con l'evoluzionismo, il cui rigido dogma è che tutto l'esistente è come è in quanto risultato di una combinazione di materia, caso e selezione naturale. Però, guarda caso, non si trovano gli anelli di congiunzione tra le varie specie. Anche lì gli scienziati stanno cercando il loro "bosone", ma non lo trovano. E non lo troveranno mai.
La particella di Dio, per questi signori della Scienza, è da tempo fuori catalogo, e non c'è verso di trovarla nemmeno da Ikea, zona Bufalotta.

N.B.
A tal proposito è uscito per i tipi di Mursia, un bel romanzo di Angelo Paratico dal titolo Black Hole, opera attualissima sugli esperimenti del Cern di Ginevra. Dalla fisica delle particelle agli intrighi internazionali, spettri ed antiche conoscenze in un mix al fulmicotone. Un gruppo di scienziati eretici ed un gesuita scaltro e di fede si oppongono ad una lobby di tecnocrati, superbi ed irresponsabili, capaci di condurre il mondo verso una catastrofe.