Oggi
assisto con un certo malcelato fastidio ad espressioni, interventi,
posizioni, da parte di alcuni uomini di una certa notorietà, come ad
esempio il cantante Franco Battiato per rimanere nell'orticello
italico, che sostengono la tesi secondo la quale un piccolo gruppo di
ricercatori, scienziati e mistici (?) siano portatori della Luce
della conoscenza, di contro ad una massa idiota – sempre secondo il
siculo Battiato e compagnia cantante – che si troverebbe sotto
l'influenza di un raggio oscuro, di tenebra e che ignora di ignorare.
Ora, tali illuminati alla Battiato cuccuruccù, che lodandosi si
sbrodano, ritengono di doversi assumere l'onere di rettificare la
posizione di tal massa di persone che non hanno avuto, almeno sino ad
ora, la possibilità di accedere ai piani superiori dell'intelletto.
In che modo gli ignoranti potrebbero uscire dall'influenza tenebrosa?
Partecipando (e pagando) alle conferenze dei fisici quantistici
soprattutto anglofoni, oggi di gran moda e seguito; acquistando i
dischi originali, ovviamente, di Franco Battiato in collaborazione
del filosofo senzadio Manlio Sgalambro; comprandosi tutto il catalogo
Adelphi dell'orgiastico guru Calasso; ritirarsi magari in qualche
casetta sgarrupata in Tibet per alcune settimane; danzare fino al
rincoglionimento, pardon, all'estasi come insegnano i dervisci
ballerini. Entriamo nel dettaglio. Ecco il kit del nuovo misticismo
pop:
quarta
via+
spruzzate
di viagra tantrico+
filodiffusione
da stereo 'figo' Bang & Olufsen+
kundalini
orgasmica+
fusione
con noosfera teilhardiana+
rispettare
le leggi dell'idrogeno gurdjieffiano+
driver
quantistico...
… e
le porte dell'universo si apriranno
Ora,
che dopo la sbornia New Age nazional popolare si dovesse passare
all'esoterico gnostico, per definizione elitario, era nelle cose. Che
alcuni fisici furbetti dovessero trovare il filone giusto per
divulgare il nuovo verbo della Scienza, un minestrone di dati per lo
più incoerenti e problematici come quelli della ricerca quantistica,
poteva pure starci dopo il riduzionismo accademico asfittico e senza
speranza. Quello che più mi infastidisce è la presunzione con cui
tali personaggi vorrebbero farci credere che funzioni d'onda, salti
quantici, particelle infinitesimali che partendo da direzioni opposte
comunicano tra loro, possano arrecarci benessere interiore; che lo
yoga sia il motore immobile per viaggiare nel tempo; che
matrix-multiversi-stringhe, possano condurci verso il superamento
della condizione umana; che un mix di fisica di frontiera e di
biologia delle emozioni, possa spostare il pesante fardello dell'io e
rendere luminosa la vita dell'uomo comune.
Ci
troviamo di fronte ad una insopportabile commistione di livelli:
fisica e metafisica non si incontreranno mai, checché ne dicano i
nuovi apostoli del quanto. Già la nuova gnosi di Princeton illuse
molti sconsolati spiritualisti in cerca di basi di appoggio
scientifiche, ma la Via per il Risveglio non passa da lì.
Bisogna
trovare un interfaccia, un nesso, un punto di contatto...
Si
inizierà dal soma per cambiare; si dovrà poi padroneggiare il
respiro, il propellente dello spirito; il corpo non devrà essere
mortificato, bensì trasmutato; il primo passo è l'immobilità per
giungere all'auspicato silenzio. L'uomo che desidera scoprire se
stesso, deve stare in ascolto. Superando la psicologia e debilitando
il subconscio. Ma prima di tutto, come consigliava Pitagora, onora
gli Dèi.
Scandurra
dice che è tutta una questione di 'pancia', guarda un po'.