Con dolore e rabbia constato, ancora una volta, l'ipocrisia, la viltà tipica dei mezzi uomini, ma la dico tutta: l'orrore per la politica adottata dalla Chiesa cattolica sullo scandalo dei preti pedofili. Grandi firme del giornalismo cattolico doc, Vittorio Messori, Maurizio Blondet e compagnia stonata, hanno messo a disposizione le loro soporifere penne al servizio del papa, per difenderlo, per difendere Santa Romana Chiesa contro il complotto internazionale - ovviamente di marca ebraica, tirano in ballo sempre loro -, dimenticando colpevolmente che chi è la vittima non è quell'uomo vestito di bianco, ma il bambino violentato dall'orco, da quella bestia immonda in clergyman. Già, cari cattolici, vi siete tutti preoccupati per la salute fisica e morale del papa, poverino, accusato di cover up nell'espletamento delle sue funzioni di difensore della dottrina della fede, ex Inquisizione; già, vi siete preoccupati perché la Chiesa subiva chissà quali attacchi proditori da parte di forze occulte; già, vi siete preoccupati.....
In ogni famiglia può capitare la mela marcia, sta poi al capo gettarla via prima che marcisca tutti. Non la si nasconde, per paura che si sappia in giro che non tutte erano integre. Invece, è accaduto che la Chiesa di Roma ha coperto per decenni dei sacerdoti colpevoli di sodomia e altri atti immondi su minori indifesi. Signor Messori potrà mai immaginare con quella testolina che si ritrova, cosa vuol dire essere violentati? Signor Blondet, ha mai provato a guardarsi allo specchio senza provar vergogna? Se un innocente viene oltraggiato, non c'è papa che tenga, non c'è istituzione che possa permettersi di tacere. Bisognerebbe denunciare senza se e senza ma chi è colpevole di un crimine così bestiale, a costo di sputtanare tutto. Poco importa la gerarchia, la reputazione di una diocesi, conta la verità, la giustizia.
Cari cattolici, per mantenere gli stucchi di San Pietro, non vi siete accorti che stanno crollando le sue fondamenta. Ormai è troppo tardi. Tutto è inutile. La fine si approssima e il lezzo atroce del male sale fino ai palazzi rinascimentali della curia romana, ove posano le sacre terga satolli cardinali, lacché, puttani e puttane.
Cristo dove si trova? Non di certo nelle sale affrescate degli alti prelati. Non di certo. Cristo sta con chi soffre, da sempre. Cristo sta con chi lavora e suda tutto il santo giorno per portare un pezzo di pane a casa. Cristo sta con chi non accetta compromessi con i principi universali. Cristo sta con chi sbaglia ma ha il fegato di ammetterlo e ne paga le conseguenze. Cristo sta con i poveri, i derelitti, i falliti del mondo, sta tra quelli che non contano niente per la società. Cristo sta con chi schiatta in un letto di ospedale, dimenticato da tutti, perché oggigiorno il povero e l'ammalato vengono evitati come la peste.
Forse Cristo è meno cattolico del papa.