Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

sabato 19 giugno 2010

SILVANO PANUNZIO, UN GIGANTE CRISTIANO TRA I NANI DELLA FEDE, CI HA LASCIATO...IN PARTE.

È passato ad altra dimora Silvano Panunzio. Uso questa immagine indù non a caso, perché Silvano è il più grande autore tradizionale del Novecento. Si eleva di un palmo su Evola, Guenon e altri suoi epigoni. Lo dico non per banale emozione, passione. Non faccio il prete che durante la messa funebre tesse le lodi di buon cristiano per tizio o caio o nevio, indifferentemente, tanto così usa fare. No, Silvano è un grande poiché è riuscito là dove altri autori più incensati e sostenuti da conventicole di seguaci, hanno fallito; ossia, è riuscito a unire Occidente e Oriente tramite Cristo, vero paradigma dello spirito, oltre le confessioni e le forme religiose che pure rispettava profondamente. Silvano è riuscito a spurgare la gnosi da sostrati fumosi quando non addirittura luciferini, ed ha messo al centro la figura di Cristo, non quello sentimentale, clericale, religioso. Cristo come fonte di gnosi, di conoscenza, di sapienza. Dimora altrove, come intendono gli indù, che della morte hanno un approccio maturo e profondo al contrario di tanti cattolici, infantili e attaccati alla superstizione non appena ne sentono parlare. Io lo ho conosciuto profanamente attraverso il telefono e sottilmente, per quelle vie misteriose, extra umane che frequento e ben conosco. Ciao Silvano, a presto.

3 commenti:

paolo ha detto...

Giudizio eccessivo ed iperbolico, almeno a mio parere.
E guarda caso, è proprio quello che S.P. amava sentirsi ripetere dal suo 'entourage'.

Interessante figura di esoterista, almeno fino ad un certo punto della sua vita. Poi,lusingato da quel pò di successo che aveva ottenuto qua e là, le cose sono cambiate. E di molto.

In pratica si era passati a quello che immagino succeda in molti gruppi e sette, vale a dire il fondatore e capo si crea il cosiddetto culto della personalità.

Per cui, era giocoforza iniziare ad affermare che S.P. era il più grande iniziato di tutti i tempi e di tutti i luoghi e che solamente lui aveva capito tutto (sue parole testuali!!). In caso negativo il cordone ombelicale che legava il discepolo allo ierofante si recideva in automatico.

Chiaramente, l'idolo che mi ero creato nella mente nei verdi anni della mia militanza esoterica, si sgretolava a poco a poco.
Tuttavia, a certi, sottili giochi psicologici io non ci sto e all'uopo me ne fuggo inorridito.

Qualcuno che legge le mie considerazioni dirà che parla un matto, un visionario o uno abituato a farsi dei viaggi.

Ma allora, come afferma il mio amico Timor, dobbiamo dedurre che i 'guru' non esistono e che anch'essi rappresentano una creazione illusoria della mente.

Dunque l'unico vero 'guru' è il Sè interiore e solo lui sa compiere le sintesi necessarie non solo fra Oriente ed Occidente ma anche fra Nord e Sud.

Silvano Panunzio ha rappresentato un importante e forse insostituibile proclamatore della imminente Fine dei Tempi quando nessuno o quasi si interessava a tale tematica. Egli ha dato in tal modo un senso alla mia vita quando essa non ne aveva alcuno. Di ciò gli rimango eternamente grato e per questo rendo omaggio ai suoi Mani.

Ma per quanto riguarda l'Esoterismo ovvero la cultura dell'eterno Sè, sono convinto che esista o sia esistito di più e di meglio.

curiepero ha detto...

Cuanto morto per la Inquisicioni ?

Aldous ha detto...

Grazie Angelo per le generose parole dedicate alla memoria di Silvano Panunzio. Le considerazioni di Paolo invece, piene di acredine, rivelano solo ingratitudine, pochezza d'animo e insufficienza intellettuale. Come scrisse Giovanni Papini: "i giganti possono sbagliare, ma i pigmei fanno sempre schifo".