Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.
sabato 30 aprile 2011
JPII
«È solo nel mistero del Verbo fatto carne che il mistero dell'uomo è visto nella sua vera luce».
(«Gaudium et Spes», 22).
domenica 24 aprile 2011
SAI BABA HA CAMBIATO DIMORA
Il leader spirituale indiano è morto a 85 anni, era ricoverato da 27 giorni nell'ospedale della sua fondazione. Sai Baba ci ha lasciati alle 7.40 ora indiana (4.10 in Italia) per collasso cardiocircolatorio. Il guru conta oltre 10 milioni di fedeli nel mondo, molti di questi negli anni hanno fatto visita all'ashram di Puttaparthi, la cittadina dell'Andhra Pradesh nel sud dell'India.
Su
Sai Baba si sono dette tante cose – guida spirituale, incarnazione
divina, cialtrone, pedofilo, furbo piazzista religioso, ecc. - e
spesso sbagliate. Una certa stampa nostrana, definendolo 'santone'
già ne dava una connotazione dispregiativa. Le autorità inglesi,
preoccupate soprattutto dei trasferimenti di capitali dei propri
sudditi nella forma di donazioni al guru indiano, lo hanno attaccato
facendo circolare 'voci' tremende sulle sue presunte molestie
sessuali ai danni dei fedeli. Alcuni vertici ecclesiastici cattolici
poi, hanno puntato il dito inquisitore su Sai Baba, avvalorando i
rumors sulla sua condotta morale vergognosa. Su questo non mi
sorprendo, del resto spiarono e accusarono pure padre Pio. Ho ragione
di credere che Sai Baba, di là dai suoi sincretismi dottrinali, sia
un canale di manifestazione celeste, nelle forme e nei toni tipici
della cultura e della spiritualità indiana. Ha vissuto su questa
terra da guida di anime, aiutandole a passare la prova umana; ora ha
cambiato dimora, ma la sua vibrazione sacra rimane intatta per chi sa
riceverla.
"Coltivate
la fede e la resa a Dio. Allora la Grazia fluirà in tutte le vostre
azioni perché esse non saranno più azioni vostre ma Sue, e non
avrete da preoccuparvi per le conseguenze che potranno derivarne. A
seguito di ciò tutte le azioni, le parole ed i pensieri
saranno puri, saturi d'amore, portatori di pace. Ripulite i vostri
cuori affinché il Signore possa rifletterSi in essi in tutto il Suo
splendore ed in tutte le Sue miriadi di forme" Sri
Sathya Sai Baba
''Siamo
veri cristiani quando viviamo e pratichiamo gli insegnamenti di Gesù,
non prima!" Sri
Sathya Sai Baba
giovedì 21 aprile 2011
LA SPIRITUALITÀ
La
spiritualità è una condizione necessaria, connaturata all'uomo, da
sempre. Le civiltà nascono, crescono e muoiono. Le ideologie sono
già il sintomo della decadenza dell'umanità, ma vivaddio anch'esse
sono destinate a morire. Rimangono le idee, le grandi idee che
fondano, insieme ai principi, un'era, un mondo; purtroppo giunge il
tempo in cui si eclissano, non trovano più vettori per muovere le
coscienze, passano ahimé di moda o vengono perseguitate insieme ai
suoi portatori. Cosa ci rimane, allora, quale credenza ci dà la
forza di andare avanti? Il bisogno, il caso, la necessità, il
desiderio? Solo la spiritualità è la stella polare del nostro
viaggio periglioso, è la ricerca di senso per l'incontro col
numinoso, col sacro, con Dio; la ri-scoperta di un livello superiore
dell'esistere è il pane interiore che ci permette di resistere in
mezzo alle tempeste della vita e di crescere. Il culto tutto moderno
che abbiamo reso al corpo, rinnega la resurrezione, la trasmutazione
possibile. Il corpo è la dimensione più densa dello spirito, va
pertanto percepito sempre sotto tale condizione. Mentre un cattivo
uso, una concezione riduzionista del soma, una sua sopravvalutazione
o anche un suo impoverimento genererà nevrosi, disorientamento,
perdita di valore. Ecco, la spiritualità è il senso da dare alla
Vita, è la strada del ritorno alla casa del padre. Senza dicotomie,
senza separazioni, ma integrali, armonici.
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