Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

giovedì 21 aprile 2011

LA SPIRITUALITÀ



La spiritualità è una condizione necessaria, connaturata all'uomo, da sempre. Le civiltà nascono, crescono e muoiono. Le ideologie sono già il sintomo della decadenza dell'umanità, ma vivaddio anch'esse sono destinate a morire. Rimangono le idee, le grandi idee che fondano, insieme ai principi, un'era, un mondo; purtroppo giunge il tempo in cui si eclissano, non trovano più vettori per muovere le coscienze, passano ahimé di moda o vengono perseguitate insieme ai suoi portatori. Cosa ci rimane, allora, quale credenza ci dà la forza di andare avanti? Il bisogno, il caso, la necessità, il desiderio? Solo la spiritualità è la stella polare del nostro viaggio periglioso, è la ricerca di senso per l'incontro col numinoso, col sacro, con Dio; la ri-scoperta di un livello superiore dell'esistere è il pane interiore che ci permette di resistere in mezzo alle tempeste della vita e di crescere. Il culto tutto moderno che abbiamo reso al corpo, rinnega la resurrezione, la trasmutazione possibile. Il corpo è la dimensione più densa dello spirito, va pertanto percepito sempre sotto tale condizione. Mentre un cattivo uso, una concezione riduzionista del soma, una sua sopravvalutazione o anche un suo impoverimento genererà nevrosi, disorientamento, perdita di valore. Ecco, la spiritualità è il senso da dare alla Vita, è la strada del ritorno alla casa del padre. Senza dicotomie, senza separazioni, ma integrali, armonici.

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