Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.
domenica 23 dicembre 2012
La nascita di Gesù è la feritoia aperta sul territorio del nemico.
Nel grembo di Maria
giaceva il Bimbo
la sua chioma era simile a una luce (stanco e disfatto è il mondo, ma qui tutto
proprio tutto va bene). Sul seno di Maria
giaceva il Bimbo
la sua chioma era simile a una stella
(sono astiosi e astuti tutti i re
ma qui sinceri i cuori). Sul cuore di Maria
giaceva il Bimbo
ed era la sua chioma come il fuoco
(stanco è il mondo,
ma del mondo è questo il desiderio). Stava Cristo ai ginocchi di Maria
la sua chioma pareva una corona.
E tutti i fiori a lui guardavan su
tutte le stelle giù.
Gilbert Keith Chesterton, Natale 1900
lunedì 5 novembre 2012
venerdì 14 settembre 2012
UN'ALTRA ITALIA
Giovanni Paolo II:
«All’Italia, in
conformità alla sua storia, è affidato in modo speciale il compito di
difendere per tutta l’Europa il patrimonio religioso e culturale
innestato a Roma dagli apostoli Pietro e Paolo» (“Lettera ai Vescovi italiani”, 6/1/1994).
martedì 4 settembre 2012
OLTRE CIÒ CHE È NOTO
Noto con fastidio - ma poi chi se ne frega - la presenza, oggi, di due posizioni che partono, sì, da visioni del mondo e dell'uomo opposte, ma convergenti nei confronti di quei sentieri di risveglio interiore, diciamo banalmente, alternativi, che considerano negativi e fuorvianti. La posizione delle Chiese istituzionali, le quali sospettano sempre di tutto ciò che non provenga dalla parrocchietta in materia di pratica spirituale, se non addirittura come fa padre Amorth, l'esorcista, che ritiene lo yoga una tecnica satanica. Ma poi vi sono le posizioni degli illuministi di professione, che ritengono false e pericolose le dimensioni interne all'uomo, perché non passerebbero al vaglio della scienza, quindi pure e semplici evasioni dell'umanità.
Ora, millenni di esperienze di migliaia di donne e uomini parlano da sole: l'uomo scevro da sovrastrutture mentali e sociali, da sempre persegue vie verso l'Assoluto, non per mire di potere (almeno non tutti) ma di risveglio e ci riesce.
Dentro di noi vi sono leve cosmiche, basta muoverle. Scandurra mi ha insegnato non ad essere uno stronzo che crede di influenzare gli altri grazie a potere e conoscenza, come certi stregoni/bankieri e massoncini pretendono di fare; no, mi ha insegnato a scoprire sterminate possibilità derivanti dall'apertura di quei rubinetti mentali che da millenni son rimasti chiusi. Esistono piani di realtà altrettanto concreti se non di più, della tastiera con cui scrivo queste note. Ho viaggiato per i Nove Mondi non perché c'ho avuto culo, ma perché ho avuto coraggio, semplicemente.
Voi, avete coraggio, al di là delle convenzioni, oltre i tabù sociali e intellettuali?
giovedì 21 giugno 2012
IL RITORNO DEGLI ANGELI (IN REALTÀ, NON ERANO MAI ANDATI VIA)
Il Novecento è stato il secolo senza fili. Radio ed elettricità ci hanno rivoluzionato la vita. Abbiamo comunicato tra di noi grazie ai fotoni e con gli stessi, illuminato le nostre case e città. Sembravamo avviati a riprenderci il mondo e l'universo, strappandoli dalla superstizione dei secoli bui. I filosofi decretavano la morte di Dio, la fisica relativizzava. La psicanalisi faceva l'autopsia all'anima per asportarne miti, sogni e misteri sepolti. E che fine facevano gli angeli, ormai obsoleti scampoli delle religioni? Persino alcuni teologi cristiani alla moda, accantonavano l'angeologia perché concezione ormai superata dal dibattito filosofico e culturale moderno. Sembrava che la dea ragione avesse il sopravvento sull'immaginazione, sulla magia, sulla dimensione sottile. Eppure, malgrado tutto e ringraziando il Cielo, l'eclissi del sacro non c'è stata. Semmai, dopo l'ubriacatura materialista, si è coagulato nell'état d'esprit, nello stato nascente collettivo, un bisogno di assoluto, di spirito.
C'è un elemento
decisivo e ricorrente nella storia umana: il reale non si può
ridurre alla dimensione visibile, è l'angelicità dell'essere, la
possibilità di alcune esperienze o cose o persone di essere
messaggere di un mondo più ampio rispetto a quello visibile. La
profondità del mondo è raggiungibile solo con una retta
disposizione dell'anima, un surplus inesauribile di bellezza e di
senso che fa appello all'intelligenza e ne rinnova il desiderio.
Nella figura dell'angelo è in gioco l'essenza del reale, la
proprietà delle cose di rimandare alla profondità dell'invisibile.
In tutti i testi sacri d'Oriente e d'Occidente, l'esistenza e la
presenza di questi esseri celesti, è centrale. Il cabalista Mosè
Maimonide, sostiene che gli animali e persino gli elementi naturali
possono avere una dimensione angelica. Le mitologie celtiche fino
alla saga letteraria di J.R.R.Tolkien, ci raccontano dell'esistenza
della Terra di Mezzo, un mundus imaginalis ove elfi ed altri
rappresentanti del Piccolo Popolo, interagiscono col mondo degli
uomini, trasmettendo segreti e portando aiuto. Come non vedervi una
continuità nel tempo e nello spazio delle forme dello spirito.
Perorare lo spazio
riservato all'invisibile nella nostra società è uno dei compiti che
intendo perseguire con le mie iniziative culturali (blog) e
spirituali (meno visibili). Il pericolo che stiamo correndo infatti
non è piccolo. Se rinunciamo all'invisibile si finisce
inesorabilmente per parlare solo di legalità e non più di
giustizia, solo di fascino e non più di bellezza, solo di utilità e
non più di bene, solo di esattezza e non più di verità.
Vi sono luoghi
privilegiati, specialissimi, in grado di rendere possibile la
manifestazione degli angeli. Luoghi sacri, campi di forza,
ponti-radio dell'invisibile, tangenti ad altre dimensioni. Lì sono
di casa le presenze angeliche. Avvicinarsi a questi luoghi, equivale
a sottrarsi alla pesantezza della modernità, alla densità del
vivere profano. Catalizzatori di energia, panacee dell'anima
sofferente. Passiamo ore ed ore nei centri commerciali, davanti alla
tv o al computer; siamo invasi da miriadi di informazioni; accendiamo
mutui bancari per tutta la vita: ma siamo sempre più poveri. Se
facciamo silenzio dentro e intorno a noi, potremo ascoltare l'amico
invisibile che non ci tradisce e saremo più ricchi.
domenica 8 aprile 2012
TEMPO E SPAZIO SI UNISCONO. E NOI?
Devo sempre ricordare a me stesso che lo Spirito soffia dove vuole e che non vadano contingentati i tempi di Dio. Possiamo approssimarci alla fine di un'epoca; un Ciclo è al termine e tutti i segni, per chi vuol vederli, lo lasciano presagire. Tuttavia, è bene non sbirciare calendari o far di conto su effemeridi e configurazioni astrali. È ora di aprirci alla Luce Increata per farci condurre verso la dimora dei Padri. Viviamo in un mondo al tramonto, checché se ne dica in giro. Oggi, i profeti di sventura sono schifati da tutti, ma non per questo vanno considerati falsi. Per alcuni conviene non credere ad una dimensione sottile, soprattutto pensano di guadagnarci a non accettare un destino ulteriore dell'anima e, badate, non bisogna essere perciò materialisti. No, anche i sedicenti credenti sviano il problema, si attaccano ai sacri testi per disimpegnarsi, non vogliono fare i conti con la Realtà. L'umanità, però, è ad un bivio. È così e non c'è scienziato prete politicante che mi convincano del contrario. Non opporrò alle loro ragioni, le mie. Chi mi segue, sa quali sono i miei riferimenti e conoscenze.
Ciò che passa e ciò che ci sostiene si fondono. L'Originario ritorna, già lo vedo sull'orizzonte degli eventi. Non vi sono alibi né ignoranza giustificatoria. Ciò che ci regge e fa funzionare l'universo è dentro di noi. Svegliamoci dal sonno della coscienza, così oltrepasseremo il Varco.
martedì 13 marzo 2012
IL PAPA: UN UOMO ASSEDIATO
Stampa e tivvù hanno di recente evidenziato presunti attacchi al Santo Padre, da parte di un fronte interno al Vaticano. Attacchi che potrebbero sfociare, addirittura, in un attentato al pontefice entro l'anno in corso. È vero, il 2012 è diventato un anno feticcio, almeno secondo profezie/calcoli di quell'antico popolo Maya, tuttavia sembrerebbe alquanto forzoso farci entrare anche un avvicendamento violento al soglio petrino. Ma tant'è.
La Chiesa di Roma vive una fase critica peggiore di sempre e non lo dico solo io; le parrocchie si svuotano; un numero considerevole di preti accusa un disorientamento della propria fede; insomma, ho più che l'impressione che il Cattolicesimo sia al lumicino. Beninteso, la Chiesa di Roma, al di là di scandali schifosi, al di là di corruzioni vergognose, al di là di impicci e imbrogli di ogni specie... non cadrà, perché il deposito di Verità che possiede, è più forte della gerarchia che la guida.
Guide cieche, già. E malgrado ciò, la Rivelazione di Cristo non finirà, si modulerà in altro modo, i fedeli si rifugeranno di nuovo nella catacombe di un mondo alla fine, definirsi 'cristiano' costerà la vita, ma la Luce Taborica scorrerà più potente di prima. Lo so, lo sento.
Il Papa? Il Vicario di Cristo? Beh, lo vedo solo in mezzo al mare in tempesta, su di una barca scricchiolante ma non in balìa dei flutti. La Sua guida è sicura, sebbene ostacolata da farabutti di rosso vestiti. Egli non cadrà. I cristiani, quelli delle Beatitudini, lo sorreggono malgrado trame oscure, malgrado forze ostili.
Siamo agli sgoccioli. Il Papa sa più di quanto dice e per questo terrà la posizione e non soccomberà. La Gerarchia ecclesiastica sa meno di quanto presume di sapere e per questo fallirà nel suo empio intento.
Un ultima precisazione. Amici del blog, non scambiate l'adesione ad una fede, cristiana ebraica islamica indù buddhista che dir si voglia, per la correità con suoi vertici. La fede non si discute, si vive e non può esser corrotta da beghe, interessi, eresie, di quattro manigoldi della nomenklatura.
Attendiamo fiduciosi ma muniti di mutande di bandone, gli eventi prossimi. Come diceva Scandurra: Morgherà nun se morgerà, ma le tribbole... (non si morirà, ma le tribolazioni...)
mercoledì 4 gennaio 2012
QUANTI QUANTI SI TROVANO IN UN'ANIMA?
Oggi
assisto con un certo malcelato fastidio ad espressioni, interventi,
posizioni, da parte di alcuni uomini di una certa notorietà, come ad
esempio il cantante Franco Battiato per rimanere nell'orticello
italico, che sostengono la tesi secondo la quale un piccolo gruppo di
ricercatori, scienziati e mistici (?) siano portatori della Luce
della conoscenza, di contro ad una massa idiota – sempre secondo il
siculo Battiato e compagnia cantante – che si troverebbe sotto
l'influenza di un raggio oscuro, di tenebra e che ignora di ignorare.
Ora, tali illuminati alla Battiato cuccuruccù, che lodandosi si
sbrodano, ritengono di doversi assumere l'onere di rettificare la
posizione di tal massa di persone che non hanno avuto, almeno sino ad
ora, la possibilità di accedere ai piani superiori dell'intelletto.
In che modo gli ignoranti potrebbero uscire dall'influenza tenebrosa?
Partecipando (e pagando) alle conferenze dei fisici quantistici
soprattutto anglofoni, oggi di gran moda e seguito; acquistando i
dischi originali, ovviamente, di Franco Battiato in collaborazione
del filosofo senzadio Manlio Sgalambro; comprandosi tutto il catalogo
Adelphi dell'orgiastico guru Calasso; ritirarsi magari in qualche
casetta sgarrupata in Tibet per alcune settimane; danzare fino al
rincoglionimento, pardon, all'estasi come insegnano i dervisci
ballerini. Entriamo nel dettaglio. Ecco il kit del nuovo misticismo
pop:
quarta
via+
spruzzate
di viagra tantrico+
filodiffusione
da stereo 'figo' Bang & Olufsen+
kundalini
orgasmica+
fusione
con noosfera teilhardiana+
rispettare
le leggi dell'idrogeno gurdjieffiano+
driver
quantistico...
… e
le porte dell'universo si apriranno
Ora,
che dopo la sbornia New Age nazional popolare si dovesse passare
all'esoterico gnostico, per definizione elitario, era nelle cose. Che
alcuni fisici furbetti dovessero trovare il filone giusto per
divulgare il nuovo verbo della Scienza, un minestrone di dati per lo
più incoerenti e problematici come quelli della ricerca quantistica,
poteva pure starci dopo il riduzionismo accademico asfittico e senza
speranza. Quello che più mi infastidisce è la presunzione con cui
tali personaggi vorrebbero farci credere che funzioni d'onda, salti
quantici, particelle infinitesimali che partendo da direzioni opposte
comunicano tra loro, possano arrecarci benessere interiore; che lo
yoga sia il motore immobile per viaggiare nel tempo; che
matrix-multiversi-stringhe, possano condurci verso il superamento
della condizione umana; che un mix di fisica di frontiera e di
biologia delle emozioni, possa spostare il pesante fardello dell'io e
rendere luminosa la vita dell'uomo comune.
Ci
troviamo di fronte ad una insopportabile commistione di livelli:
fisica e metafisica non si incontreranno mai, checché ne dicano i
nuovi apostoli del quanto. Già la nuova gnosi di Princeton illuse
molti sconsolati spiritualisti in cerca di basi di appoggio
scientifiche, ma la Via per il Risveglio non passa da lì.
Bisogna
trovare un interfaccia, un nesso, un punto di contatto...
Si
inizierà dal soma per cambiare; si dovrà poi padroneggiare il
respiro, il propellente dello spirito; il corpo non devrà essere
mortificato, bensì trasmutato; il primo passo è l'immobilità per
giungere all'auspicato silenzio. L'uomo che desidera scoprire se
stesso, deve stare in ascolto. Superando la psicologia e debilitando
il subconscio. Ma prima di tutto, come consigliava Pitagora, onora
gli Dèi.
Scandurra
dice che è tutta una questione di 'pancia', guarda un po'.
lunedì 2 gennaio 2012
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