Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

martedì 4 settembre 2012

OLTRE CIÒ CHE È NOTO

Noto con fastidio - ma poi chi se ne frega - la presenza, oggi, di due posizioni che partono, sì, da visioni del mondo e dell'uomo opposte, ma convergenti nei confronti di quei sentieri di risveglio interiore, diciamo banalmente, alternativi, che considerano negativi e fuorvianti. La posizione delle Chiese istituzionali, le quali sospettano sempre di tutto ciò che non provenga dalla parrocchietta in materia di pratica spirituale, se non addirittura come fa padre Amorth, l'esorcista, che ritiene lo yoga una tecnica satanica. Ma poi vi sono le posizioni degli illuministi di professione, che ritengono false e pericolose le dimensioni interne all'uomo, perché non passerebbero al vaglio della scienza, quindi pure e semplici evasioni dell'umanità.
Ora, millenni di esperienze di migliaia di donne e uomini parlano da sole: l'uomo scevro da sovrastrutture mentali e sociali, da sempre persegue vie verso l'Assoluto, non per mire di potere (almeno non tutti) ma di risveglio e ci riesce. 
Dentro di noi vi sono leve cosmiche, basta muoverle. Scandurra mi ha insegnato non ad essere uno stronzo che crede di influenzare gli altri grazie a potere e conoscenza, come certi stregoni/bankieri e massoncini pretendono di fare; no, mi ha insegnato a scoprire sterminate possibilità derivanti dall'apertura di quei rubinetti mentali che da millenni son rimasti chiusi. Esistono piani di realtà altrettanto concreti se non di più, della tastiera con cui scrivo queste note. Ho viaggiato per i Nove Mondi non perché c'ho avuto culo, ma perché ho avuto coraggio, semplicemente. 
Voi, avete coraggio, al di là delle convenzioni, oltre i tabù sociali e intellettuali?

1 commento:

ye8sterday ha detto...

Bella domanda, Angelo. Il fatto che si pensa di averne, di coraggio, ma, al momento della prova, è possibile girare il sedere...Coraggio: chi più dei nostri poveri fanti della I Guerra Mondiale all'assalto di posizioni imprendibili, consapevoli di finire con la pancia bucata da una baionetta o crivellati da mitraglie? Che ne è di quei poveri morti, il loro Spirito sopravvive, pur non avendo esperito pratiche ascetiche o studiato esoterismo, loro poveri contadini...Più attinente a noi, potrebbe essere l'esempio riguardante la ''prova'' richiesta da don Juan a Castaneda: cioè, che per dimostrare di aver raggiunto lo status di Nagual, egli doveva buttarsi da un burrone...cosa che in effetti fece, secondo quanto racconta nei suoi libri. Forse però, le prove ci si presentano quotidianamente, in forma non eclatante come ci aspetteremmo, ma molto più umile, più dimessa. E non la riconosciamo mai. Fallendo.