Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

sabato 30 aprile 2011

JPII


«È solo nel mistero del Verbo fatto carne che il mistero dell'uomo è visto nella sua vera luce».
Gaudium et Spes», 22).

2 commenti:

paolo ha detto...

Strano che un pagliaccio come quello lì trovi ancora moltissima gente che gli dà corda.

Nato per fare l'attore il tipo non ha mai abiurato la sua più intima ed originaria vocazione.

Ma se uno si sente cristiano non esiste forse di più e di meglio su cui riflettere ed a cui dedicare le proprie attenzioni di GPII?

Angelo Ciccarella ha detto...

Caro Paolo, leggo solo adesso il tuo commento, sprezzante, duro, e capisco pure la tua finale osservazione. Non è mia regola farmi trasportare da onde emotive, da piazze esultanti (e da chiese svuotate da tempo). Il cammino è solitario, già, quello per intenderci verso la Luce. Tuttavia molti hanno bisogno di un faro per non incagliarsi tra gli scogli. È per quei naviganti che figure come quella di Woytila assumono importanza. Le agiografie non mi piacciono e potrei benissimo sottolineare la sordità e cecità di papa JPII verso la piaga dei preti pedofili, le sordide manovre bancarie dello IOR ecc. Che vuoi che ti dica? Quando la morte coglie chi vogliamo bene ricordiamo solo le buone azioni e dimentichiamo le cattive.