Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

martedì 3 novembre 2009

MEDITAZIONI IN PUNTA DI BLOG





Sì, intuitivamente e cognitivamente, sono una persona religiosa, ma non in un modo istituzionale. Sento fortemente che siamo singole parti di qualcosa. La cosa incredibile è che siamo su questa terra dopo tutto, anche se il provocatore che è in me vorrebbe dirmi che ciò è matematicamente meno incredibile rispetto alla possibilità che ci sia la vita dopo la morte, l’esistenza di altre dimensioni o la vita su altri pianeti. Quando gli esseri umani videro i fulmini per la prima volta, deve essergli scoppiato il cervello. Ma quando qualcuno vide il primo lampo, qualcun altro deve aver successivamente detto: “Eilà! Il nonno disse di aver incontrato qualcuno, che ha parlato di qualcuno il cui fratello ha sentito qualcuno parlare di queste cose". Ma oggi viviamo in un tempo che non ha più nulla di spirituale. Le persone non credono in niente e comprano cose per distrarsi, oppure appartengono a club del “io sono giusto”, “tu sei sfigato”, che dal punto di vista spirituale equivale a una Jaguar con i sedili rivestiti in pelle.
Forse la cosa migliore è passare qualche settimana nella più assoluta solitudine. Gesù e Buddha credevano fortemente in questo. Io l’ho fatto e sono arrivato a 14 giorni circa, dopo i quali ti senti capace di entrare in sintonia con tutto quanto ti circonda. Questa è per me la spiritualità. Le nuove generazioni sembrano annoiate e senza ideali. Molto è cambiato oggi rispetto agli anni 60 e 70, almeno così affermano i nostalgici. Non sono nella posizione per affermarlo con sicurezza. Suppongo che molte persone abbiano forse creduto in qualcosa. La vita è più facile se hai dei piani, degli obiettivi, anche se sono confusi. La vita è più semplice e significativa se credi in qualcosa dopotutto.
“Nature abhorring a vacuum” (“La natura aborrisce il vuoto”, di Ruggero Bacone) è molto di più che un concetto scientifico. E all’inizio c’era… qualcosa o qualcuno! Questa potrebbe essere il mio drive, perché no?

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