Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

venerdì 10 aprile 2009

LA CASTA SCIENTIFICA

Giampaolo Giuliani ha ragione: lo difende Michelangelo Ambrosio dell'Istituto di Fisica Nucleare
Giorno 6 aprile, l'AGI (Agenzia Giornalistica Italia) pubblicava una dichiarazione di Michelangelo Ambrosio circa il 'metodo Giuliani' per il rilevamento preventivo dei terremoti. Ieri quella dichiarazione è stata censurata. Non la troviamo più, se non in english version, al suo posto c'è una pagina con altre notizie. Fortunatamente la rete non è la tv e la notizia l'abbiamo ritrovata su altri siti.
Ma procediamo con ordine.

Giampaolo Giuliani non è un imbecille, come sostiene ignobilmente qualche testa d'uovo, ma un tecnico di ricerca presso uno dei laboratori nazionali del Gran Sasso che ha messo a punto una metodologia nuova (in Italia) per il rilevamento dei sismi, basato sulla registrazione del 'precursore sismico' presente nel gas radon che si sprigiona dalle faglie. Tale metodologia viene regolarmente seguita anche in Giappone.
Michelangelo Ambrosio è Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) che ha lavorato quattro anni con Giuliani. Ambrosio ha dichiarato in una lettera all'associazione 'Giuseppe Dossetti':

'Conosco bene Giuliani perché ho lavorato quattro anni con lui. Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c'è un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perché il laboratorio è attraversato da una faglia sismica: questa è una cosa nota. Trascurare con superficialità le applicazioni di nuove tecnologie solo perché proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione è una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze. Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono più che mai attuali le indicazioni degli scienziati che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso'.

A supporto della tecnologia di Giuliani vi è anche la dichiarazione del responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'Associazione, 'Giuseppe Dossetti', Corrado Stillo, il quale afferma:

'Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perché studi di previsione dei ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione. Non è l'ora delle polemiche ma è opportuno che in un Paese sismico come il nostro gli studi sulle previsioni basate sull'emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi, tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti'.

Fonte: Italiani imbecilli

Note
Il caso Giuliani è emblematico di un mondo, quello della scienza ufficiale, fatto di mandarini intoccabili, tronfi, superbi intellettualmente, rigidi e difensori strenui delle proprie rendite di posizione. La scienza degna di tale nome non è a tenuta stagna, non dovrebbe esserlo almeno. L'intelligenza, l'intuizione, la creatività, il lampo di genio non sono patrimonio esclusivo di scienziati, laureati e accademici - grazie a Dio. La storia stessa della scienza è costellata di dilettanti geniali che hanno apportato contributi all'umanità eccezionali, senza appartenere a caste o conventicole di illuminati. Di fronte ad una tragedia come quella abruzzese, ci vorrebbe quella virtù oggi rara, l'umiltà; l'umiltà di non escludere aprioristicamente ogni indizio, traccia, fattore utile al raggiungimento di un bene comune, anche se dovesse venire da un perito elettronico - perché no? -. Al signor Boschi consiglio di conoscere prima di esprimere giudizi e di non mettersi sulla difensiva per una presunta lesa maestà da parte di qualche carneade sempre presunto, specialmente quando sono in gioco vite umane. Le cariche istituzionali vanno e vengono, ma le nostre coscienze rimangono per sempre.

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