Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

venerdì 13 febbraio 2009

Entronauta




Entronauta è un neologismo per intendere colui che si guarda dentro, che cerca di capire come siamo fatti. La vita dell'Entronauta è una vita da sognatore che non si fa illusioni; cioè una vita trascorsa a comprendere quale fra tutte le trame, è il filo dell'esistenza, quello migliore che lega le cose alla messe infinita di parusìe, cioè i pensieri che fanno parte delle cose, che trascendono i cinque sensi, che sono pochi, per essere la riserva di sensazioni ed emozioni possibili all'Uomo. Basta pensare al senso dell’orientamento, il senso di fedeltà e di amicizia, il senso dell’esperienza per rendersi conto che cinque, sono pochi. Insomma, una vita trascorsa a rincorrere le intuizioni, sempre pure, e vicine all'iperuranio che "ditta dentro" l'eccellenza.
I sogni sono nella letteratura metafisica dove gli eventi sono nel contenitore dell’esperienza, una specie di chassidismo, più evoluto e perfezionista di quello kafkiano, ma incline al mistero rivelato: basta distendersi nella solitudine … e così abbandonati sentiamo sorgere Un Noi Stesso che ci attende vasto e profondo, felice. Non più effimeri staglii della vita, ma l’impegno gnostico per il raggiungimento dell’aponìa, autoalimentando la fiamma interiore fino all’ esperienza soddisfatta e all’emozione perfetta, verso la Gioia, il cronotopo che stagna nel sangue la sua potenza. Non esiste il peccato, ma solo errori, sempre riparabili.
Un saldo punto fermo, tuttavia perfettibile, perché il cambiamento è sempre in corso. Il prima, il durante e il dopo, sono sempre in evoluzione. Un cambiamento che irrobustisce la speranza e che fa crescere spiritualmente e umanamente. Non sono tutte rose e fiori. No. Si soffre; e si soffre molto; un rialzarsi anche fisicamente dalle dure cadute.
La Gioia per la mia esperienza interiore è una conquista naturale, difficile e faticosa, ma la necessaria meta di ogni uomo che abbia avuto la fortuna di sperimentare l’intuizione metafisica e credere nella necessità psicognostica di condividere il proprio ruolo personale nel progetto cosmico del creato. La catarsi può prendere l’abbrivio dalla disperazione, o dal caso apparente, o dall’esattezza di una profezia, o da incontri significativi con personaggi autentici che rivoluzionano la più intima essenza della quotidianità e quindi la vita intera.
Impossibile, essere uguale a tutti ma dobbiamo spingerci alla ricerca dell’Io fino al salto di qualità che rende la moltitudine, Uno. L’uomo nasce cercatore di verità per far risorgere la Natura dallo spirito. Le mie iniziative come questo blog o gli articoli sparsi su riviste alternative, possono ricondursi al distico di Giuseppe Giusti <> . La parola risana.
L’uomo vive per scoprire la verità, è la sua pulsione più naturale e forte. L'Entronauta allora indica colui che cerca dentro di sé, che navigando nel suo Essere è appunto, un Entronauta. Una pulsione innata. Purché ci si scuota dall’ozio esistenziale, la curiosità dell’Entronauta è una forza dirompente, magica e salvifica. Che è in tutti noi, ma un’energia che l'Entronauta sa di poter pilotare verso le afferenze emotive che avvicinano alle virtù e alle amenità da condividere con Chi è già riuscito a sondare l’anima, trasformando il proprio Spirito nell’empito bramoso di appropriarsi della propria intelligenza e creatività, fino alla conoscenza. Ma bisogna avere fede, credere in sé, darsi completamente e con pertinacia alla ricerca della verità che può svilire il quotidiano e smascherare il suo l’inganno, inverando il ruolo dell’Entronauta fino al comprendonio degli errori e alla loro riparazione. La ricchezza dell’Entronauta è interiore: l’eccellenza, lontano dai meri meccanicismi materialistici, dal servilismo, dalla falsa modestia, dall’ipocrisia della politica e dai percorsi contro natura, innaturali. Dobbiamo fuggire dal sangue di fiele che esalta di delirio d’onnipotenza. Penso alla coscienza come il primo tassello per liberare l’uomo dalla piattezza e dalla banalità esistenziale passando dal racconto che si fa biografia e la biografia in simbolo, impulso indicativo ed orientativo. La pedagogia dello Spirito si svincola, dunque, dalla strada del lavoro prepagato, del pane quotidiano che può essere insapore, perché il potere di Mammona è assoluto dove il peccato è un paradigma più importante di Dio. Alla cruciale domanda se Bisogna scegliersi un Dio? rispondo “Tanti uomini, tante raffigurazioni di Dio. Mutando se stesso in sé medesimo a ciascuno la sua Grazia”. Pochi si dispiacciono se Mammona raduna masnade armate contro la Vita e l’Universo che vive e si muove di perfezione: Dio è una verità unica, però a ciascuno tocca giungerci per la propria strada. La morale comune si acquieta alla meschinità dell’arrivismo e ai tradimenti contro la specie. Mammona bada alle apparenze e l’uomo s’illude d'essere un uomo. Specie violentata in mille modi: verbali, semantici, autoritativi, dogmatici, ipocriti, bellicosi, eccetera, ma tutti cooptati da Mammona che li regola sulla frequenza della fisicità conforme agli istinti razzatori e nichilisti, necessari alla violenza psicologica e fisica. Cioè, un’umanità confinata all’immanentismo delle mere relazioni, empiricamente grette e ripetitive, incapace di perpetuare il ruolo creativo del “Trovare una lingua che sarà anima per l’anima perché riassume tutti i profumi, suoni e colori, pensiero che afferra il pensiero e lo attira a sé”. (Aforisma è di Arthur Rimbaud)
L'Entronauta rinnega il mondo pre-pagato che non solo spegne lo spirito d’iniziativa e ogni tipo di creatività, ma organizza anche i proditorii, invisibili complotti pregni di demagogico umanesimo e di falsa legalità. Prende le distanze anche dal manicheismo mafioso e dalla cultura della presunzione. L’individualismo non è sinonimo di egoismo, ma, al contrario, è la risorsa capace di restituire l’uomo alla società, ai valori civici, alla collaborazione umanistica e istituzionale. La crescita personale nella consapevolezza di sé è una panacea dai risvolti planetari, è un cammino deciso e imperturbabile verso la pace. Un mondo governato da giudici non ha più senso di quello che potrebbe avere un mondo governato da militari o da plutocrati e tecnocrati o burocrati o da professori, apparendo ormai chiaro che l’unico legittimo autogoverno dell’uomo è un governo d’amore. Per esempio, se l’istituzione operasse nel rispetto della legalità invece di dissimulare la personale anarchia giudicante seminando anomia fra gli alibi dell’autoincolumità, allora il libero convincimento del giudice risolverebbe nell’epilogo naturale di dare stabilità all’istituzione, certezza ai cittadini e forza allo stato al posto del paternalismo e dell’accomodamento che disillude sull’efficacia della giustizia. Il meccanismo della verità è legato a doppia mandata con la consapevolezza dell’ Io interiore. Invece, i delinquenti italiani sono sempre più delinquenti, sempre più liberi e sempre più ricchi. Senza la consapevolezza personale, i giudici fanno le carte false e organizzano proditorii eterodossi utili all’alibi necessario alla loro incolumità.
La sofferenza, per l'Entronauta, si trasforma in un’esperienza positiva, contenitore semantico e riserva di meditazioni e convinzioni per risorgere epifanici, migliori, più consapevoli: la felicità della condizione umana è legata da un lato all’Amore e dall’altro lato alla sofferenza che purificando l’Amore lo rende capace di giungere alla gioia pura.
Entronauta è colui che fa ciò che Cristo indica. Anche senza religione, l'entronauta è innamorato di Dio in sé, perché il regno di Dio è dentro di noi.

1 commento:

Raffaele ha detto...

Ciao Angelo, sono Raffaele un immortale libero guerriero entronauta del mio stesso cuore. Spesso leggo i tuoi meravigliosi post ed anche se non commendo sempre penso che non si è mai soli in questo nefasto mondo delle prove e delle riscoperte interiori.
Senza nessuna obbligante imposizione, vorrei meglio mostrarmi al tuo prezioso affine core, inviandoti via email alcune mie strane riflessioni. Sappi solo che sono un genitore che per l'indefinibile indescrivibile dolore ha varcato i sacri illusori cancelli del tempo approdato ai mondi dell'anima e dello spirito immortale.