Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

lunedì 12 gennaio 2009

AL FILOSOFO DI VALLERANO (vt)


Senza vis polemica mi rivolgo al passato amico di formidabili discussioni e profonde condivisioni. Il cammino dello spirito pone gerarchie, non qualitative ma funzionali. Il pellegrino di mille contrade conosce la fatica del passo, il pericolo del buio e la gioia della visione. Il vecchio pellegrino non è mai stanco perché conosce mille taverne per rifocillarsi, e gli basta un minuto per capire chi gli sta di fronte. Perciò può insegnare al giovane aspirante il ritmo, la cadenza, i segnali necessari a viaggiar spediti e senza intoppi. Bisogna provare per conoscere e la conoscenza è viscerale, la senti dentro. Quello che so non l'ho imparato ne a scuola ne sui libri, ho sentito, veduto, masticato, sperimentato, sofferto. Ho incontrato sbroccati, mitomani, cialtroni, mistificatori, saggi e folli e da tutti ho ricevuto un frammento di verità, da tutti ho percepito la sofferenza nascosta. Ho una sola certezza: Dio.

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