Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

lunedì 19 gennaio 2009

UNIVERSO CRISTOCENTRICO


Mi colpirono favorevolmente alcuni passaggi del libro "Le tenebre e la luce" del cardinale Martini. Vi si faceva riferimento al processo a Gesù come alla prova del "crollo di un'istituzione (il Sinedrio) che avrebbe avuto il compito primario di riconoscere il Messia, verificandone le prove" e che invece testimoniava la "decadenza di un'istituzione religiosa": "si leggono ancora i testi sacri, però non sono più compresi, non hanno più forza, accecano invece di illuminare". E si concludeva duramente circa la "necessità di giungere a superare le tradizioni religiose quando non sono più autentiche" indicando la seguente visione del dialogo: "il nostro cammino interreligioso deve consistere soprattutto nel convertirci radicalmente alle parole di Gesù e, a partire da esse, aiutare gli altri a compiere lo stesso percorso" parole espresse nel Discorso della montagna, "assolutamente autentiche e affidabili, perché contengono anche la giusta critica alle tradizioni religiose degradate".

Insomma, rispetto delle altre religioni ma convergenza se non proprio conversione a Cristo. Ora, mi permetto di aggiungere una mia riflessione. Il Cristianesimo è religione paradigmatica, ove Cristo è il Centro di una ruota i cui raggi vi convergono. Tuttavia i raggi devono pur rimanere ben puntellati se vogliamo che la ruota giri: frammenti di Luce che tornano verso la Sorgente.

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