Libera lo splendore prigioniero. Il tentativo è quello di attivare delle volontà, di far partire una scintilla che, raccolta da chi ci segue, crei una scarica permanente, un flusso. Verrà il momento in cui tutti gli sconvolgimenti cosmici si assesteranno e l’universo si aprirà per un attimo, mostrandoci quello che può fare l’uomo.

mercoledì 14 gennaio 2009

VAMPIRI DELLO SPAZIO INTERNO




Non è da ieri che dico che gli inganni lavorano a molteplici strati e dimensioni e probabilmente quando lo dico non mi si prende sul serio. Liberi di non crederlo, per carità, non impongo a nessuno ciò che penso, tuttavia questa mia è una constatazione di un altro fenomeno che alimenta lo stato illusorio della vita di tutti i giorni, e come questo inganno lavori infimo, silenzioso, e si annidi nei pensieri e nelle azioni umane guidandole senza che nessuno ne sia consapevole. Perciò oggi vorrei analizzare questo comportamento “automatico” di rigetto, che è insito in ognuno di noi. Anche in coloro, anzi soprattutto in coloro che si definiscono “liberi” e “svegli” dal “sonno” in cui in realtà ci troviamo. Eh sì, perché gli esseri umani sono incapaci di uscire da quel recinto creato in virtù di un processo di acculturazione secolare, e restarne definitivamente fuori. E anche se fosse possibile, una volta usciti sono di nuovo spinti ad entrarne in un altro, e in un altro ancora, in una sorta di loop meccanico.
In questi anni, nonostante il gran carosello mediatico, ho cercato di mantenere stabile un punto d’osservazione: il mio. Non schierato, ma semplicemente il mio. E non ho potuto fare a meno in questo modo di osservare l’andazzo del “grande circo” cospirativo, basato per la maggior parte sullo “stare di qua” o sullo “stare di là”, io sono un “amico” tu sei un “nemico” e via discorrendo. Un ambiente dal quale me ne sono orgogliosamente tirato fuori.
Sarà stato il mio periodo di transizione psicoanimica, che ringrazio di aver sperimentato perché mi ha insegnato molto; sarà stato il tentativo non riuscito di essere fagocitato da parte di un manipolo di personaggi strani, parecchio potenti, che volevano asservirmi al loro volere; sarà che tutto questo è più allucinatorio dell’allucinazione prodotta dalla stessa allucinazione che è la “realtà”, ma sono ben felice di essermene tirato fuori, e di aver cominciato a sondare terreni più nobili e fertili come la conoscenza di me stesso. È stato quando ho aperto gli occhi per davvero che ho compreso che il “balletto della cospirazione in atto” è un gioco al massacro che avrà solo gravi conseguenze in un futuro molto prossimo, e fino ad ora nessuno, e sottolineo nessuno, si era mai posto il problema, sottoscritto a parte, di proporre delle soluzioni all’evoluzione del nostro essere interno che è potente oltre ogni limite. Ne ho testimonianza personale di questo potere. L’ho visto attuarsi su di me, quando sentivo che il mio corpo stava per abbandonarmi trasformandosi.
Come mai quindi? Voglio dire, sono tutti così impegnati come dicono a ricercare la verità, che non si sono accorti che non esiste alcuna verità, poiché l’unica e la sola è riposta dormiente dentro di noi. Qualcuno disse: il regno di Dio è dentro di te. Non ci sono altre verità da scoprire, poiché quelle esterne, sono solo il disperato tentativo della matrice di difendere se stessa, a molti livelli e dimensioni.
Ma comprendo bene che impartire questo suggerimento, toglie fiato e soprattutto potere a coloro che invece vogliono continuare ad urlare un grido che nessuno ascolterà. Toglie ego e potere a coloro che hanno costruito il simulacro della loro immagine egoica, che ovviamente difendono, mordendo anche e di santa ragione, tanto è la minaccia che vedono in questo tipo di ragionamento. C’è un atteggiamento assolutamente meccanico in tutto questo. Parlano di unione, di collaborazione, ma nessuno davvero lo fa. La collaborazione dura l’istante in cui supporti il loro gioco.
Se avete delle erbacce nel vostro giardino, sarebbe bene strapparle via alla radice perché quelle continuerebbero a crescere, rovinandovi il raccolto. Quello che stiamo vivendo è un problema molto
simile. Direi che la nostra, più che un’operazione di informazione, dovrebbe essere un’operazione di
giardinaggio: niente di più che una sana POTATURA.

Agli uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di ciò che fanno dormendo.
Eraclito.

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